Il presidente della Regione e l’ex sindaco di Cosenza oggi senatore accolgono con soddisfazione il via libera di Palazzo Madama. Più critico l’esponente dem calabrese: «Sulla sanità serve più chiarezza da parte della Regione»
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Con 86 voti favorevoli, 28 contrari e 46 astensioni il Senato ha approvato oggi il D.L. n° 169/2022. Nato e Calabria. Il decreto prevede una proroga di sei mesi al commissariamento della sanità calabrese. Ma non solo quello.
Tralasciando le previsioni per la Calabria, il testo ha vissuto un iter abbastanza travagliato. Ieri la maggioranza, attraverso due emendamenti a firma della calabrese Tilde Minasi (Lega) e Roberto Menia (FdI), aveva inserito nel testo il rinnovo dell’invio di armi in Ucraina. Il paradosso è che proprio nello stesso giorno il presidente del consiglio, Giorgia Meloni, rilasciava una lunga intervista al CorSera in cui fra le altre cose, si parlava di Ischia e del famoso “condono” del Conte I.
«Se lei andasse a riprendere la dichiarazione di voto di FdI - aveva detto - scoprirebbe che noi fummo molto critici nei confronti del condono su Ischia inserito nel decreto sul ponte Morandi. È agli atti. Così come sono agli atti le critiche a tutte quelle norme che con Genova non c’entravano assolutamente».
Figuriamoci cosa c’entra allora Kiev con la Calabria ed infatti, sull’onda della protesta delle opposizioni, l’emendamento è stato ritirato. Così il testo approvato ieri è composto da tre articoli. Il primo e dispone la proroga fino al 31 dicembre 2022, della partecipazione di personale militare alle iniziative della Nato per l’impiego della forza ad elevata prontezza operativa, denominata Very High Readiness Joint Task Force (VJTF), con le relative coperture finanziarie.
Il secondo riguarda, come dicevamo, la proroga di sei mesi del commissariamento della sanità calabrese ed il terzo sull’organizzazione dell’Aifa (Agenzia nazionale per il farmaco). Insomma due argomenti non proprio attinenti alla disastrata sanità calabrese. L’opposizione ha molto protestato per la riforma dell’Aifa che vede l’abolizione della figura del direttore generale con un semplice emendamento, senza alcun dibattito in aula.
Irto (Pd): «Vogliamo capire quando e come finirà il commissariamento»
«Accettiamo di prorogare per altri sei mesi questo provvedimento per non privare il comparto sanità del contributo di solidarietà di 60 milioni per ciascuno degli anni 2021, 2022, 2023, e per un Piano straordinario di assunzioni», ha detto il senatore Nicola Irto dell'Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd, intervenendo nell'Aula di Palazzo Madama sul Dl Calabria.
«Non ci è chiaro - ha sottolineato il parlamentare democratico - perché la proroga di sei mesi si accompagni a un inquietante silenzio sul commissariamento della sanità calabrese che, dunque, sembrerebbe destinato a proseguire. Su questo punto serve chiarezza. Vogliamo capire in che modo e in che tempi la Calabria uscirà dal commissariamento per tornare nel regime ordinario. Ed è altrettanto fondamentale uscire dal piano di rientro, Anche su questo serve chiarezza e precisione. Chi ha prodotto il debito lo paghi».
Irto fa presente che «il problema non è solo della Calabria ma è una questione nazionale. Per questo reputiamo assolutamente insufficiente lo stanziamento di risorse previsto per il finanziamento sanitario nazionale standard all'interno della legge di Bilancio. Di fatto si tratta di un taglio delle risorse destinate alla sanità. Il pilastro fondamentale dello Stato sociale e dell'uguaglianza tra i cittadini, nessuno escluso, non è più una priorità del Paese e si indebolisce per scelta del Governo, nonostante le enormi criticità di questa fase storica aggravate drammaticamente dalla pandemia».
La soddisfazione di Mario Occhiuto...
Non la pensa ovviamente così l’altro senatore calabrese Mario Occhiuto che in aula ha letto le dichiarazioni di voto (favorevole) per il gruppo di Forza Italia. «Forza Italia vota a favore del decreto Nato - Ssn Calabria, un provvedimento importante per quanto riguarda la partecipazione del nostro Paese alle iniziative internazionali della Nato, partecipazione che Forza Italia ha sempre sostenuto consapevole che la sicurezza nell'area euro-atlantica può essere garantita solo attraverso la cooperazione e l'azione comune. Ma altrettanto importante perché proroga per 6 mesi misure per la sanità della regione Calabria, in discontinuità rispetto ai precedenti decreti che avevano tempistiche molto più lunghe», ha detto in aula l’architetto.
...e del fratello Roberto
«Una sanità commissariata per 12 anni - ha proseguito - con risultati disastrosi che hanno radicalizzato i problemi esistenti invece di risolverli e hanno reso la regione una delle peggiori in Italia con il minor numero di cittadini soddisfatti dell'assistenza medica ospedaliera, la più alta mortalità infantile e il maggior numero di pazienti che si fanno curare fuori regione. Da qui è partito il presidente Roberto Occhiuto che, da commissario ad acta, si è assunto direttamente l'onere e la responsabilità di portare la Calabria fuori da tale disastro. Ed ora stiamo finalmente assistendo ad un percorso virtuoso che sta portando ad una più efficace erogazione dei Lea, alla umanizzazione dei Servizi Sanitari, all'acquisto di nuove tecnologie e soprattutto ad un utilizzo più appropriato e più funzionale delle risorse, con ricadute altamente positive anche sul campo occupazionale, grazie allo sblocco di procedure concorsuali ferme da anni e all'immissione nel Servizio sanitario regionale di centinaia di operatori».
In realtà tutte questi immissioni in servizio proprio non si sono registrate anche per il problema legato alla scarsa attrattività di un posto di lavoro in Calabria. Non a caso Occhiuto ha dovuto cercare i medici dall’altra parte del mondo, stringendo un accordo con un’agenzia interinale cubana. Evidentemente in questi sei mesi ci sarà un’accelerazione visto che anche il Piano operativo finalmente è stato approvato. Così il presidente della giunta regionale può esultare
«Il decreto Calabria è stato approvato dall’Aula del Senato rispettando i temi che auspicavamo, e adesso andrà alla Camera per il via libera finale. Nel passaggio parlamentare il provvedimento ha ricevuto, grazie a puntuali emendamenti presentati dai gruppi di maggioranza - che in queste settimane hanno avuto una positiva interlocuzione con il mio governo regionale - importanti miglioramenti che ci permetteranno di cogliere al meglio le opportunità messe in campo da questa norma».
Occhiuto commenta poi il testo, entrando nei particolari Innanzitutto - spiega - si interviene sulla governance delle Aziende sanitarie provinciali e delle Aziende ospedaliere: il testo uscito dal Consiglio dei ministri permetteva al commissario ad acta di nominare i commissari delle Asp e delle Ao; adesso, con le modifiche introdotte, sarà possibile nominare anche i direttori generali delle aziende».
Ma per Occhiuto la novità più importante riguarda la possibilità di bloccare nuovamente le azioni esecutive promosse dai creditori contro Asp e ospedali calabresi. «Qualche settimana fa - spiega - una sentenza della Corte Costituzionale aveva dichiarato illegittimo l’articolo 16 septies, comma 2, lettera g), del decreto fiscale del 2021, che stabiliva la sospensione delle azioni esecutive nei confronti degli enti del servizio sanitario calabrese fino al 31 dicembre 2025. Ma il dispositivo depositato dalla Consulta riconosceva comunque la validità della norma, stigmatizzandone solo l’eccezionale durata. Per queste ragioni il Senato è intervenuto con una specifica modifica, approvata quest’oggi nel passaggio in Aula del decreto Calabria, stabilendo che le azioni esecutive - escluse quelle riguardanti crediti da lavoro e crediti risarcitori - nei confronti delle Asp e delle Ao saranno sospese fino al 31 dicembre del 2023. Le Aziende sanitarie provinciali e le Aziende ospedaliere calabresi potranno dunque ripianare i propri debiti - così come vogliamo fare, entro qualche mese - senza il rischio di incorrere in operazioni di pignoramento o di recupero coatto da parte dei creditori».
«Una buona notizia - conclude Occhiuto - che ci permetterà di concludere con tranquillità ma anche con tanta determinazione l’azione intrapresa dal governo regionale, con la fattiva collaborazione della Guardia di Finanza, per l’accertamento del debito della sanità calabrese, per sanare i bilanci, pagare coloro che devono essere pagati, e ripartire con programmazioni e investimenti. Ringrazio per il supporto e per il prezioso lavoro governativo e parlamentare, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, il sottosegretario Marcello Gemmato, la capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, Licia Ronzulli e il senatore azzurro Francesco Silvestro - che hanno seguito l’iter del testo in Commissione - e la relatrice del provvedimento, la senatrice della Lega Tilde Minasi».