«La dichiarazione dei consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Fausto Orsomarso e  Alessandro Nicolò sul taglio dei fondi alla città Corigliano-Rossano da parte della Regione Calabria non solo non è veritiera ma non tiene conto degli investimenti straordinari effettuati per la prima volta nella storia repubblicana dal governo regionale per quella città e per tutto il territorio della sibaritide». Lo riferisce Luigi Guglielmelli, segretario provinciale Partito Democratico.

 

«La nascita della terza città della Calabria è stato, infatti, un evento fondamentale di crescita e sviluppo che completa il piano strategico strutturale e pluriennale messo in campo dalla Regione e che mira a valorizzare le ricchezze, le risorse e le competenze di quel territorio attraverso l’infrastrutturazione stradale, ferroviaria e portuale, il finanziamento di opere pubbliche in materia di servizi pubblici essenziali, il rilancio del comparto agroindustriale, manifatturiero e dei servizi. Forse è sfuggito ai Consiglieri di FdI che per la prima volta dall’unità d’Italia si sta realizzando l’elettrificazione della linea ferroviaria jonica con opere complementari importanti come la soppressione dei passaggi a livello e la ristrutturazione delle stazioni ferroviarie.

 

L’obiettivo prefissato dalla Giunta regionale è quello di arrivare ad una connessione tipo metropolitana leggera per tutto il litorale jonico in modo da favorire una connessione costante, continua e su mezzi nuovi e più veloci per tutti i cittadini e superando così un gap storico che ha penalizzato quelle popolazione per tempo immemorabile. Allo stesso modo non sarà sfuggito ai consiglieri che sulla S.S. 106 è in fase di realizzazione il megalotto, atteso da decenni, e che collegherà su arteria principale ad alta velocità proprio la città Corigliano-Rossano con le Regioni Basilicata e Puglia e con il corridoio Adriatico. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di inserire la S.S. 106 tra le arterie a valenza europea in modo da elevarne lo status e aumentare gli investimenti pubblici per tutto il suo percorso fino a Reggio Calabria. La Commissione europea sta già valutando la proposta presentata dalla Regione e a breve confido che il Commissario possa completare la procedura europea di riconoscimento. Lo sblocco prima e il completamento poi della S.S. 534, inoltre, connette su arteria principale e sempre ad alta velocità la terza città della Calabria all’A2 del Mediterraneo favorendo in tal modo una connessione veloce con l’autostrada e il sistema viario nazionale principale.

 

Non sarà di certo sfuggito inoltre che la ZES, anche qui dopo decenni di discussioni infinite, si è finalmente realizzata e che una parte importante dell’area portuale di Corigliano-Rossano è interessata da questo importante attrattore economico di investimenti pubblici e privati nonché importante acceleratore per l’insediamento e lo sviluppo di imprese. Fossi in loro invece non parlerei della loro esperienza di governo pregressa quando quelle popolazioni hanno assistito alla soppressione del Tribunale di Rossano, alla desertificazione dei servizi sanitari (forse è sfuggito anche che dopo decenni il cantiere del nuovo ospedale è partito) e all’abbandono più totale del porto, della S.S. 106, della S.S. 534, della linea ferroviaria.

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Tutti noi siamo coscienti che la nascita della terza città della Calabria rappresenta un’occasione importantissima per tutta la Regione per la concentrazione in quel territorio di un sistema agroindustriale robusto, di un sistema dei servizi molto avanzato, di un sistema di imprese in diversi settori molto significativo che, sostenuto dalle infrastrutture avviate dal governo Oliverio, potranno essere locomotiva per uno sviluppo maggiore e più consistente di tutto il territorio regionale. Rispetto al taglio di fondi europei, infine la preoccupazione dei consiglieri non solo è infondata ma anche di difficile comprensione essendo del tutto priva di dati ed informazioni tecniche che, ribadisco, sono invece difformi da quanto da loro affermato.Molto ancora tuttavia c’è da fare e molto altro è già in cantiere per aiutare e valorizzare un processo politico-amministrativo, come è quello della fusione tra due grandi comuni, che è da esempio per tutto il Mezzogiorno e che non trova eguali su tutto il territorio nazionale».

 

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