«Io sono orgoglioso che la Lega lasci libertà di scelta, di coscienza, di voto quando ci sono temi delicati e importanti come la salute e il lavoro. Io sono vaccinato con doppia dose, ho il Green pass, ho fatto non so quanti tamponi. Altri milioni di italiani lo hanno fatto. Questo mi dà il diritto di imporre la mia scelta ad altri obbligatoriamente? No». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervistato dalla nostra testata a Catanzaro.

«È giusto lasciare a casa senza stipendio migliaia di medici, poliziotti, insegnanti, pompieri, infermieri, volontari che durante l'anno e mezzo di Covid hanno rischiato la vita per aiutare il prossimo? Secondo me bisogna andarci molto cauti. O quantomeno offrire tamponi rapidi salivari gratuiti, a carico dello Stato e non a carico del lavoratore che guadagna 1.300 euro al mese», osserva ancora il segretario del partito di via Bellerio.

Salvini a Caraffa: «Sono per la libertà, no all'obbligo»

«Il vaccino obbligatorio è fuori discussione. Non esiste in nessun paese occidentale. Esiste in Arabia Saudita e in Tagikistan. Lo ha affermato il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando con i giornalsiti a Caraffa di Catanzaro, dove ha tenuto un comizio in vista delle elezioni regionali in Calabria. «Se il nostro modello di salute è l'Arabia Saudita o il Tagikistan... Non è quello a cui guardo. Io – ha poi sostenuto Salvini - sono per la libertà, l'educazione, l'accompagnamento, soprattutto quando si parla di bambini, anche perché un virologo dice A un altro dice B. Non è che stiamo parlando di come fare la carbonara, stiamo parlando della salute dei nostri figli. Quindi – ha poi osservato il leader della Lega - estrema attenzione».

«Io sono per la libertà, non divido il mondo in bianchi neri, milanisti interisti, no vax sì vax. Io sono per la libertà, free vax. Ognuno della sua salute è libero di occuparsi come vuole» - ha aggiunto Salvini commentando con i giornalisti le dichiarazioni rilasciate ieri dal candidato sindaco del centrodestra a Milano, Bernardo, che non ha escluso la presenza nella sua eventuale Giunta di assessori no vax. «Io – ha proseguito Salvini - ho fatto una scelta, libera, consapevole, mi sono vaccinato, ma adesso smettiamola con le tifoserie. Quando sento parlare con facilità di vaccinazioni obbligatorie per bimbi di 6 anni, calma ragazzi, calma, anche perché il dibattito in Europa è aperto. Non penso che i medici a Londra o Berlino siano no vax: se i medici a Londra o Berlino dicono sui bambini 'andiamoci cauti', va bene, andiamoci cauti».

Salvini in Calabria: «Mi rifiuto di pensare a nuove chiusure»

«Mi rifiuto di pensare a nuove chiusure. Stiamo parlando in un giorno in cui il 95% delle terapie intensive è vuoto. Fossimo in emergenza con gli ospedali che scoppiano, ma di cosa stiamo parlando?» - ha detto ancora il leader della Lega. «Chiusure, lockdown, obblighi, licenziamenti. Siamo veramente su Marte. Anche perché – ha poi affermato Salvini - il dibattito sul Green Pass non esiste a Londra, non esiste a Berlino, non esiste a Stoccolma, a Bruxelles, a Copenaghen. O c'è il mondo che va in una direzione e noi andiamo contromano, oppure... Dobbiamo tutelare la salute e il lavoro. Ci sono – ha rilevato il leader della Lega - 20mila poliziotti senza green pass: cosa faccio, li chiudo in cantina? Non li faccio salire in volante? Se c'è una rapina che faccio, chiamo il mago Merlino?».

Reddito di cittadinanza, Salvini a Cutro: «C’è gente che non vuole lavorare»

Tappa a Cutro per il leader della Lega Matteo Salvini. Dopo Caraffa, l’esponente del partito del Carroccio si è diretto nei territori del Crotonese dove è attesa una vista dalla caserma incompiuta di contrada Mascino.

Incontrando i giornalisti, Salvini ha affrontato il tema caldo del reddito di cittadinanza: «La posizione della Lega è chiara. Va confermato a chi non può lavorare e quindi disabili, invalidi, famiglie in cui sono presenti malati. Queste persone vanno aiutate perché nessuno può esser dimenticato. Il problema – aggiunge - è che ci sono migliaia di persone che incassano fino a mille euro e non è che non possano andare a lavorare ma non vogliano rifiutano i lavori che gli vengono proposti. Sono soldi buttati via. Spendere miliardi di euro per creare lavoro nero e problemi di disoccupazione non ha alcun senso».

Altro passaggio ha riguardato la Caserma dell’Esercizio incompiuta con i suoi cento appartamenti: «La Calabria non merita di finire sui giornali solo per disastri, fatti di cronaca, ‘ndrangheta anche perché lo Stato non sempre si è comportato bene. Sono qui per portare una soluzione».