«Il mio giudizio personale di Occhiuto è positivissimo, e devo dire la verità, per me è una delle poche persone che, tra i presidenti che si sono succeduti, reputo davvero capaci, che hanno la visione e riescono a concretizzare le cose».

Giuseppe Neri è tornato nuovamente ad occupare il suo posto in aula a Palazzo Campanella a seguito della pronuncia del Tribunale del riesame che nell’ambito dell’inchiesta Ducale - che a Reggio Calabria si è occupata di un presunto scambio di voti e favori tra politica e criminalità - ha respinto il ricorso con il quale la Dda reggina aveva richiesto l’arresto. Lo ha fatto dopo diversi mesi, mantenendo il ruolo di capogruppo dei meloniani. Un periodo vissuto certamente con amarezza dal diretto interessato che si è anche autosospeso dal partito in attesa di eventuali determinazioni ufficiali da parte di Fratelli d’Italia. A dicembre, dunque, il ritorno in aula coinciso, tra gli altri, con l’approvazione dei Bilanci regionali.

Consigliere Neri partiamo subito da un dato recentissimo: il Consiglio regionale ha approvato il terzo bilancio del governo Occhiuto, come giudica i documenti contabili che sono stati aspramente criticati dalle opposizioni?
«Abbiamo approvato il Bilancio della Regione, per noi un momento importante perché sostanzialmente ha rappresentato la fase finale di un lavoro svolto durante tutto questo periodo dalla Giunta Occhiuto e dal Consiglio. A mio avviso la discussione è stata anche una discussione abbastanza tesa, però sostanzialmente le posizioni portate avanti dalla minoranza si sono rivelate inconcludenti. Perché in effetti siamo di fronte a un Bilancio che rispetta tutti i vincoli e paletti che sono stati posti dalla Comunità europea e rappresenta il documento più importante che ci fa portare a compimento alcune cose iniziate già da tempo».

Il centrosinistra ha puntato l’indice soprattutto sulla ricapitalizzazione di Sacal che impegna qualcosa come 75 milioni di euro…
«Per quanto riguarda il famoso “emendamento Sacal” di 75 milioni di euro c'è da dire che anche da quel punto di vista c'è stata una mala informazione da parte dell'opposizione, perché quei 75 milioni sono stati autorizzati dal governo attraverso una quota di co-finanziamento che noi dobbiamo fare con il “Cis volare” e sono destinati tutti per opere infrastrutturali. Quindi non è vero che servono per dare mancette o per pagare qualcuno, come è stato detto, e quindi noi abbiamo fatto tutto quello che è stato concordato con il governo e quei 75 milioni serviranno a completare dal punto di vista prestazionale gli aeroporti della Calabria perché già l'offerta passeggeri penso sia sotto gli occhi di tutti e i risultati lo dimostrano con Reggio che è stato preso addirittura a modello nazionale. In definitiva, ritengo che sì, le critiche ci stanno, però nel momento in cui offrono anche spunti di discussione concreta, quindi devo dire la verità l’opposizione è stata abbastanza sterile durante la discussione del bilancio»

Consigliere Neri, questo 2024 lo ricorderà anche per le questioni giudiziarie che l’hanno vista protagonista, soprattutto all’indomani dell’inchiesta Ducale, per la quale c’è da aggiungere, il Tdl ha recentemente respinto il ricorso della Dda che chiedeva l’arresto. Ci dice com’è andata e se in fondo si sente una vittima?
«Non mi sento una vittima, però sento che mi è arrivato qualcosa addosso che non mi aspettavo minimamente. Io nell'immediatezza della vicenda ho fatto subito un comunicato dicendo che ho fiducia nella magistratura e devo dire la verità, visto per come stanno andando le cose, quella fiducia continuo ad averla perché sia il giudice per le indagini preliminari che il Tribunale della Libertà hanno statuito non solo la mia estraneità ai fatti ma anche che nei miei comportamenti non è configurabile il reato. Io non è che mi sento vittima, però di fronte a queste decisioni, del Gip prima e del Tribunale dopo, quindi di un organo monocratico e di uno collegiale, spero che la procura rifletta e valuti se portare avanti o meno l’azione penale. Però, ripeto, in ogni caso, io rispetto sempre quello che è l’azione dei magistrati e mi dà conforto sapere che tanto dal punto di vista giudiziario, che personale insomma non ho fatto niente, perché sinceramente è la prima volta che mi capita una cosa del genere, non mi aspettavo di trovarmi in questa situazione…»

Consigliere tutto questo fatto avveniva nel momento in cui si discuteva anche animatamente sulla riforma della giustizia. Lei ha un’opinione in merito?
«Sinceramente non mi reputo così di alto livello d’essere rimasto incastrato in questa disputa tra magistrati e politica. Spero di non essere stato la vittima sacrificale. immagino di no, perché non sono un personaggio politico di così alto livello da poter determinare clamore o scalpore».

Si dice praticamente dal giorno dopo delle ultime elezioni comunali che il candidato sindaco spetti a Forza Italia. È così? Gli azzurri possono fare en plein con Occhiuto alla Regione e la candidatura di Reggio?
«Da questo punto di vista non vi è stata nessuna interpartitica che ha stabilito a chi tocca il posto di sindaco della città, però sono sicuro di una cosa: quando ci sarà l'interpartitica tra Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega si prenderà una decisione chiara e netta, e quello che verrà fuori dall'interpartitica verrà rispettato da tutti e tre i partiti e sicuramente andremo a vincere la città. Per quanto riguarda Occhiuto è una cosa diversa, perché i presidenti hanno sempre questo, diciamo vantaggio di ricandidarsi.

Si spieghi meglio…
«Nel caso di Occhiuto è una ricandidatura politica ma anche una ricandidatura a mio avviso amministrativa, perché lui verrà ricandidato a presidente della giunta perché politicamente è sostenuto da tutti noi, ma anche per i risultati che ha ottenuto e che sta ottenendo. Quindi penso che per la prima volta avremo un presidente legittimato due volte, sia dal punto di vista politico che dal punto di vista amministrativo, che non è cosa da poco. Perché spesso e volentieri sull’altare della politica si sacrificano gli aspetti amministrativi e gestionali invece in questo caso abbiamo una persona che riesce a fare sintesi tra l'aspetto politico e quello amministrativo, ed è importante anche per i cittadini».