VIDEO | Tiene ancora banco la questione delle dimissioni annunciate da consiglieri ed assessori appartenenti a Forza Italia. Il sindaco sfida i suoi:«Attendo siano formalizzate». Poi riceve la leader delle Sardine
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La ribalta nazionale che la trasmissione "Non è l’Arena" di Giletti ha dato al caso “Gettonopoli” al Comune di Catanzaro continua a creare bagarre politiche nel capoluogo di regione. I 29 consiglieri su 32 in totale, coinvolti nell’inchiesta su presunte riunioni fantasma delle commissioni, sono in subbuglio.
I primi a rassegnare le proprie dimissioni sono stati 4 consiglieri dell’opposizione. Fin qui tutto normale. Quello che non ci si aspettava è l’annuncio delle dimissioni dei consiglieri di maggioranza appartenenti a Forza Italia. Si tratta di 10 consiglieri e alcuni assessori, numeri che confermano la sfiducia al sindaco, ma che non sono sufficienti a far cadere l’Amministrazione targata Abramo. Al momento, infatti, le dimissioni non sono state ancora protocollate.
Il "duello" fra Abramo e Tallini
Dietro alla decisione presa dai forzisti, emerge chiaramente una sfida politica tra il sindaco Sergio Abramo ed il coordinatore di Forza Italia Mimmo Tallini, rapporti tesi ormai da tempo, ma esasperati nel corso delle regionali a causa di un avvicinamento del primo cittadino alla Lega di Matteo Salvini. In molti hanno pensato ad una possibile investitura di Abramo nella giunta regionale. Scenari politici che preoccupano l’onorevole Tallini e che andrebbero ad incidere negli equilibri del centrodestra cittadino.
A dare conferma delle intenzioni del gruppo di Forza Italia, il consigliere Andrea Amendola arrivato in Comune: «Abbiamo già preparato il documento – ha detto – siamo dieci consiglieri».
Il sindaco dal canto suo ha raccolto la sfida rispondendo con una nota in cui ha fatto sapere che avrebbe assunto le proprie determinazioni solo dopo l’effettiva formalizzazione delle dimissioni. E rispondendo al commissario del Pd Stefano Graziano, in merito ad una sua probabile presenza nella giunta regionale, ha risposto che non ha nessuna intenzione di fare l’assessore regionale. «Non ho mai ragionato per un tornaconto personale – si legge in una nota -, ma ho sempre anteposto a qualsiasi azione il bene della mia città. Va da sé che nel momento delicato che sta attraversando il Capoluogo, mai e poi mai mi sognerei di abbandonarlo».
L'arrivo della "Sardina" in Comune
E mentre oggi i riflettori erano puntati solo sulla porta d’ingresso dell’ufficio protocollo del Comune di Catanzaro, dove si attendevano i consiglieri di maggioranza, l’attenzione si è poi spostata sull’arrivo dirompente della leader delle sardine calabrese Jasmine Cristallo che ha fatto irruzione nei corridoi del Comune, in diretta facebook, sollecitando tutti i consiglieri ed il sindaco a dimettersi, così come ha fatto il suo compagno di vita Gianmichele Bosco, consigliere di Cambiavento coinvolto nell’inchiesta “Gettonopoli”.Secondo la Cristallo «dovrebbero tutti vergognarsi per non avere rassegnato le dimissioni, primo fra tutti il sindaco». Dopo una discussione molto accesa con l'assessore al turismo Alessandra Lobello e con alcuni consiglieri fedeli al sindaco, la Cristallo ha chiesto di poter parlare con il primo cittadino.
L'incontro della "sardina" con il sindaco
In tarda mattina, la sardina è stata ricevuta dal sindaco Sergio Abramo che le ha ribadito le intenzioni di prendere una decisione solo dopo le dimissioni dei forzisti. «Le dimissioni – ha spiegato la Cristallo - al di là dell’aspetto giudiziario, che farà il suo corso, sono necessarie per una questione etica e morale. Io mi auguro che prevalga il bene della città in questa lotta intestina che sta vedendo protagonisti due titani del centrodestra che poco si stanno occupando del bene comune. Mi auguro che questo braccio di ferro possa risolversi portando avanti l’interesse del cittadino e non quello personale ed utilitaristico della politica».