La vicepresidente dei Cinquestelle alla Camera dei Deputati invita a fare chiarezza sui misteri del voto nel collegio di Cosenza e sul «cambio a posteriori delle regole con cui si assegnavano le preferenze»
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«L’inchiesta di Report sul caso Calabria ci ha dato finalmente voce dopo un anno passato ad urlare nella foresta contro uno scippo di democrazia a pieno titolo che si sta consumando proprio in quello che dovrebbe essere il tempio della democrazia». Così in un post sui social, Vittoria Baldino, vicepresidente vicario del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati, eletta nel collegio di Corigliano Rossano.
La portavoce pentastellata sottolinea che «la Camera ha cambiato a posteriori le regole con cui si assegnavano i voti, rendendo valide schede che secondo quelle norme, con cui gli italiani hanno votato, erano nulle, sovvertendo di fatto l’esito delle elezioni. Ma la cosa più inquietante è che molte schede bianche sono risultate misteriosamente votate».
«È da un anno che il M5S denuncia questo stato di cose nel silenzio generale delle altre forze politiche, eppure qui si sta parlando di un furto di democrazia perpetrato con arroganza e strafottenza sia da chi materialmente lo sta compiendo, sia da chi, con il silenzio, si rende complice. Si faccia quindi chiarezza su quanto accaduto nel collegio di Cosenza, sulle dichiarazioni sulle quali si fonda il ricorso di Gentile, che non trovano riscontro alcuno, e sul mistero delle schede bianche. Riteniamo imprescindibile – conclude la deputata – che i lavori della giunta si fermino per rispetto degli elettori, dello stesso Parlamento, dei principio democratico su cui si fonda la vita stessa delle assemblee elettive e del nostro ordinamento».