Tonino Gentile e Piero Aiello scrivono a Tajani. «Forza Italia nel caos in Calabria» -VIDEO

I due ex senatori Ncd hanno scritto al presidente del Parlamento Europeo per esporre il delicato momento che vive il partito nella nostra Regione dopo le elezioni e dopo la riorganizzazione imposta dal coordinamento regionale. Il leader azzurro li avrebbe rassicurati chiedendo loro di aspettare la riorganizzazione alla quale lavora Berlusconi. Ma i due hanno già pronto il piano B

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di Riccardo Tripepi
6 giugno 2018
10:00

Tonino Gentile e Piero Aiello hanno rotto gli indugi e hanno scritto a Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo e uomo che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante all’interno di Forza Italia. I due ex senatori della precedente legislatura sbarcati tra le fila degli azzurri dopo la conclusione dell’avventura all’interno del partito di Angelino Alfano, avevano avuto ben altre assicurazioni al momento del loro rientro. Hanno assicurato migliaia e migliaia di voti a Forza Italia in Calabria e non hanno avuto nessun risultato utile. Aiello è rimasto fuori dal Parlamento, così come è capitato al figlio di Gentile, Andrea, a Cosenza. Le scelte sulle liste hanno penalizzato tutti e i voti portati in dote sono serviti ad assicurare i posti blindati di Jole Santelli e Roberto Occhiuto, candidati ai verti delle liste proporzionali sia al collegio Nord che al collegio Sud.

 


Il risultato di Forza Italia in Calabria sarebbe stato ancora più deludente senza il loro apporto – rappresentano Gentile e Aiello – eppure nessun riconoscimento è stato assicurato al loro gruppo. Anche dopo le elezioni, la riorganizzazione del partito avallata da Santelli e Gentile, senza consultare nessuno, ha continuato a penalizzare chi si trova fuori dal cerchio magico. Alimentando dissensi e focolai di protesta.

 

A Reggio dopo l’abbandono del capogruppo in Consiglio regionale Alessandro Nicolò e del capogruppo al Comune Antonio Pizzimenti, il coordinamento regionale ha fatto spallucce nominando Francesco Cannizzaro coordinatore cittadino. Il più fidato, ma anche la scelta in grado di scontentare il neo senatore Marco Siclari, che proprio da Tajani è stato voluto in lista e di mettere da parte anche l’ex vice coordinatore regionale Nino Foti. A Cosenza in piena fibrillazione, oltre al gruppo di Gentile, c’è anche quello di Gianpaolo Chiappetta. A Crotone l’ex presidente della Commissione Sanità di palazzo Campanella Salvatore Pacenza e i suoi sono sull’Aventino da tempo, mentre a Catanzaro Mimmo Tallini morde il freno nonostante la nomina a vice coordinatore regionale. A Lamezia è esploso proprio in questi giorni il caso intorno al possibile rientro nel partito di Francesco De Sarro che ha visto l’insorgere di numerosi dirigenti locali. Tra questi anche l’ex consigliere regionale Mario Magno

 

A Vibo la contrapposizione tra il senatore Giuseppe Mangialavori, legato a Jole Santelli, e Alfonsino Grillo, vicino ad Aiello, è totale e legata alle diverse visioni sull’amministrazione comunale. Grillo proprio da ultimo ha cristallizzato la propria posizione con una dichiarazione lapidaria: «A Vibo Forza Italia non è solo Mangialavori».

 

Gentile e Aiello hanno ricordato a Tajani la lunga lista di consiglieri regionali che hanno abbandonato il partito durante l’ultima legislatura: Fausto Orsomarso, Wanda Ferro, Nazzareno Salerno, Giuseppe Graziano, Ennio Morrone e Alessandro Nicolò.

Una situazione caotica che richiede pronto intervento quella descritta da Gentile e Aiello. Tajani avrebbe rassicurato i due chiedendo loro di temporeggiare per aspettare le decisioni di Silvio Berlusconi. L’anziano leader azzurro è pronto a mettere mano al partito e vuole cominciare proprio dalla sostituzione di diversi coordinatori regionali. Si dice almeno 5 in tutta Italia. Se tra questi rientri o meno Jole Santelli è tutto da capire, anche perché la deputata azzurra gode di ottimi uffici e protezioni romane.

Il piano B di Aiello e Gentile

Gentile e Aiello hanno deciso di accettare l’indicazione di Tajani e aspetteranno. Ma senza segnali evidenti di discontinuità è chiaro che Forza Italia si trasformerebbe in una polveriera. Sono tantissimi gli azzurri calabresi pronti ad andare via, magari seguendo Gentile e Aiello nell’avventura verso la costruzione di un’area alternativa ai due poli tradizionali che sia in grado di pescare in entrambi gli schieramenti. Gli incontri di esponenti del centrosinistra con Piero Aiello nelle ultime settimane confermano che le operazioni in vista delle regionali sono da considerarsi in corso. E non escludono nessuna possibilità, anche per far fronte all’avanzata grillina

 

Riccardo Tripepi

 

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Giornalista
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