Il parlamentare leghista chiede interventi per garantire il diritto alla salute dei cittadini di Lamezia e accertamenti del Noe e dell’Ispra
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Un ordine del giorno per impegnare il governo ad « adottare tutti gli opportuni provvedimenti per verificare le problematiche emerse, al fine di garantire la salute e la stessa qualità di vita dei cittadini residenti nel comune di Lamezia Terme interessati dalla discarica abusiva, predisponendo ulteriori accertamenti e verifiche attraverso il Noe e l’Ispra».
E’ quanto presentato dal parlamentare calabrese della Lega Noi con Salvini. «La Camera, premesso l'esame del disegno di legge recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111, recante misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e proroga del termine di cui all'articolo 48 – si legge in una nota - Considerato che il campo rom di Scordovillo continua ad essere una questione nevralgica per il Comune di Lamezia Terme guidato fino a qualche giorno fa da una Commissione Straordinaria».
«Dopo l'ennesimo rogo di metà luglio, che in piena estate ha creato notevoli disagi ai lametini ma anche, in particolare, a pazienti e personale del vicino ospedale Giovanni Paolo II, sono stati prelevati dal fondo di riserva 50 mila euro per la pulizia del sito inquinato; la strada di accesso al campo Rom di Scordovillo - continua - è interessata periodicamente da accumuli di rifiuti di vario genere, abbandonati abusivamente da ignoti, che producono in tutta l’area circostante una situazione di degrado ambientale e notevoli problematiche igienico sanitarie; tale situazione di degrado nel recente periodo è stata ulteriormente aggravata dalla situazione di emergenza rifiuti che si è venuta a creare dal mancato funzionamento degli impianti di trattamento degli RSU che di fatto hanno impedito al soggetto gestore dell’igiene urbana di effettuare secondo i normali turni di raccolta l’allontanamento dei rifiuti urbani ed assimilati».
«I recenti eventi atmosferici - conclude- particolarmente avversi, con le intense e prolungate precipitazioni, hanno prodotto il dilavamento incontrollato dei rifiuti ivi abbandonati e hanno incrementato il pericolo di inquinamento delle falde idriche a scapito della salute dei cittadini»