Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Forza Italia in subbuglio. Il risultato elettorale ottenuto in Calabria non convince e l’estenuante polemica con Fratelli d’Italia per l’attribuzione del seggio conteso tra Fausto Orsomarso e Maria Tripodi, poi assegnato a quest’ultima, ha reso complicato anche il rapporto con gli alleati.
Con evidenti ripercussioni in Consiglio regionale e anche in vista delle prossime elezioni. In Consiglio regionale il passaggio di Alessandro Nicolò a Fratelli D’Italia provocherà un mezzo terremoto, con la possibile formazione di un gruppo nuovo. Al momento infatti ci sarebbero i tre consiglieri necessari per costituirlo: Ferro, Orsomarso e Nicolò. La Ferro, però, ben presto lascerà lo scranno dopo essere stata eletta in Parlamento e, inoltre, il regolamento del Consiglio prevede che per costituire un gruppo è necessario che il partito abbia eletto almeno un consigliere. Anche se in questo caso si tratta di un partito nazionale con un gruppo parlamentare e la circostanza, secondo alcune intepretazioni, potrebbe consentire di superare l’ostacolo. I dirigenti di Fratelli d’Italia stanno valutando con attenzione il modo con cui procedere e ogni decisione formale è rinviata a dopo Pasqua.
A prescindere dalla costituzione o meno di un nuovo gruppo, tuttavia, Forza Italia in Aula perde un altro consigliere, stavolta il capogruppo. Dall’inizio della legislatura sono già andati via Fausto Orsomarso, Giuseppe Graziano, Wanda Ferro, Nazzareno Salerno ed Ennio Morrone. Un’emorragia senza fine che ancora non è stata mai affrontata dal partito. Con Nicolò si arriva all’incredibile numero di 6 consiglieri regionali che lasciano e con loro gli azzurri perdono anche il relativo bacino di consenso.
Tallini chiede una fase nuova
Né può consolare più di tanto l’iscrizione di Mimmo Tallini al gruppo di Forza Italia. Intanto perché Tallini è già esponente di Forza Italia, essendo coordinatore provinciale del partito a Catanzaro ed essendo stato candidato con gli azzurri alle ultime politiche. Tallini non si era iscritto al gruppo azzurro per le polemiche interne che avevano caratterizzato l’avvio della legislatura. Adesso la sua iscrizione serve a salvare il gruppo stesso prima che vengano formalizzate le dimissioni di Nicolò, ma non può essere, ma non sono comunque notizie buone per Jole Santelli e Roberto Occhiuto: Tallini vuole l’avvio di una fase nuova.
«Adesso credo si debba aprire un’altra fase – ha detto Mimmo Tallini - quella del dopo voto, dell’analisi del voto con una discussione che permetta di perfezionare e, in alcuni casi, correggere le disfunzioni che hanno portato Forza Italia a non avere tutto quel successo elettorale che meritava. Abbiamo fatto un bel lavoro, ma le potenzialità del partito sono ben oltre i risultati ottenuti. Penso che forse al Sud con una gestione diversa, più oculata e attenta alle problematiche della gente e con la formazione delle liste con candidati più riconducibili al territorio si poteva raggiungere un risultato migliore».
Gentile pronto a lanciare l'opa
Oltre alla lista dei fuoriusciti da Forza Italia, insomma, si ingrossa anche quella degli scontenti che sono ben osservati dall’ex sottosegretario Tonino Gentile che, da Cosenza, aspetta il momento buono per lanciare la sua opa al partito. Con l’alfiere Piero Aiello che a Catanzaro darà man forte a Tallini, sostenuto anche dalla messe di voti ottenuti alle ultime politiche. Servirebbero interventi immediati per evitare ulteriori e pericolosi smottamenti anche in vista della scelta del futuro candidato governatore. Ma a Roma Berlusconi appare attualmente impegnato su ben altri fronti.
Riccardo Tripepi