Jole Santelli rimane in sella, almeno per il momento. Dopo il fuoco incrociato degli scorsi giorni che sembrava averla quasi disarcionata, ieri la coordinatrice ha messo a segno più di qualche punto. Il primo è quello di avere ottenuto il rinvio della riunione del gruppo dei consiglieri regionali di Palazzo Campanella che Alessandro Nicolò aveva convocato d’urgenza dopo la durissima presa di posizione assunta da Nazzareno Salerno che aveva chiesto le dimissioni della deputata calabrese.
La motivazione ufficiale del rinvio parla di un imprevisto quanto improrogabile impegno proprio di Salerno e di un aggiornamento dell’incontro alla giornata di venerdì o di lunedì prossimo. La motivazione ufficiosa, invece, parla di un ammorbidimento generale della linea del gruppo che, in qualche modo, avrebbe lasciato Salerno su una posizione oltranzista.
Avrebbe avuto l’effetto sperato, infatti, la decisione assunta ieri da Jole Santelli in ordine al rinnovo del coordinamento provinciale di Cosenza. Nodo che aveva provocato non pochi contrasti con i consiglieri regionali Ennio Morrone e Giuseppe Graziano che avevano ammonito la coordinatrice sulla possibilità di procedere all’indicazione del giovane Luigi De Rose. La Santelli che in un primo momento si era irrigidita e pareva intenzionata a mantenere fermo il suo proposito. Nella giornata di ieri, invece, è arrivata una soluzione di compromesso. La Santelli ha indicato un coordinamento a tre per il capoluogo bruzio che sarà formato dal consigliere regionale Giuseppe Graziano, del presidente del consiglio comunale di Cosenza, Luca Morrone, e da Luigi De Rose, coordinatore regionale dei giovani, sono i componenti del nuovo coordinamento provinciale di Cosenza di Forza Italia. La Santelli, che ha riferito di aver gito dopo aver sentito Silvio Berlusconi, ha spiegato che “La scelta di affidare la provincia di Cosenza ad una terna di coordinatori si basa sulla complessità politica determinata anche dalla sua estensione della Provincia stessa. Una provincia in cui ci saranno competizioni elettorali molto impegnative. Sono certa che queste siano le figure più adatte ad assumere la guida del partito a Cosenza e saranno capaci di trasmettere il loro entusiasmo e loro passione politica in una provincia che vedrà al voto fondamentali centri, tra cui proprio la città capoluogo e l'importante centro di Rossano, e di dedicarsi assiduamente al rafforzamento di Forza Italia in questa nuova fase di strutturazione". E qui il secondo punto a suo favore: con tale scelta ha ammorbidito e non poco la posizione critica assunta in precedenza da Graziano e Morrone, padre del Luca facente parte della terna.
Terzo punto a favore della coordinatrice il pieno sostegno alla sua leadership arrivato dai due consiglieri regionali, appena nominati coordinatori provinciali di Vibo e Catanzaro, Giuseppe Mangialavori e Domenico Tallini.
“Il partito ha bisogno soprattutto di politiche inclusive, che puntino a recuperare energie e consensi, e non certo di azioni che invece sono mirate all’autoisolamento, sull’altare del motto caro a Renzo Arbore “meno siamo, meglio stiamo” – dicono i due - E’ stata questa la logica perversa che ha portato all’esclusione dal gruppo di Fi dei due consiglieri regionali primi eletti nelle Circoscrizioni nord e centro. Jole Santelli non è immune da errori. Forse ha sbagliato ad accogliere a braccia aperte candidati che venivano dal Nuovo Centrodestra di Alfano, gli stessi che oggi, invece di essergliene grati, l’attaccano violentemente. Non abbiamo traccia di interventi critici nei confronti del coordinatore regionale quando, ad esempio, il partito ha deciso di lasciare cadere la richiesta di referendum statutario che avrebbe messo in ginocchio il balbettante governo Oliverio. Gli attacchi odierni ci sembrano ispirati più da questioni personali o dalla ricerca di ulteriori spazi che non da tematiche politiche”.
La giornata di tregua, tuttavia, non potrà essere sufficiente a considerare conclusa la disputa. A bordo ring continua a scaldarsi Antonio Caridi, mentre il dissenso a Reggio, Vibo e Cosenza, specie tra i big esclusi e messi in cantina è sempre più elevato.