L'utilizzo dei fondi del Pon da parte della Città Metropolitana si presta alle più diverse interpretazioni. Secondo il parlamentare la città rischierebbe di perdere 40 milioni di euro. Il Pd fa quadrato intorno a Falcomatà e richiama i dati che inseriscono la città dello Stretto al quarto pposto in Italia per utilizzo delle risorse comunitarie
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E’ guerra dei numeri in riva allo Stretto. L’utilizzazione dei fondi europei del Pon Metro, destinati alle Città Metropolitane, ha aperto lo scontro la tra la maggioranza che sostiene l’amministrazione comunale e l’opposizione. Ad accendere la miccia ci ha pensato il deputato di Forza Italia, nonché coordinatore provinciale del partito Francesco Cannizzaro che ha paventato il rischio che possano andare perduti quasi 40 milioni di euro sui 91 a disposizione. Riferendosi alle recenti tabelle pubblicate da “Il Sole24ore”, al momento la Città Metropolitana si assesterebbe su una percentuale di utilizzo delle somme del 29.7% rispetto agli obiettivi da raggiungere previsti per il 2018. Secondo le regole che disciplinano il Pon le somme non utilizzate verranno automaticamente restituite. Si tratterebbe di numeri che condannerebbero la gestione dell’Amministrazione comunale. Secondo la tesi di Cannizzaro “I progetti presentati sono 55, ma ben 36 non risultano ammessi al finanziamento e dei 19 restanti la certificazione di spesa necessaria per l’erogazione finale nelle casse del comune è praticamente irrisoria: appena 4 milioni di euro”.
Dall’amministrazione comunale non è arrivata nessuna replica. A farsi portavoce della posizione di palazzo San Giorgio è stato il commissario provinciale del Pd Giovanni Puccio che si è schierato al fianco di Falcomatà. «Con grande stupore e incredulità abbiamo letto le dichiarazioni di Francesco Cannizzaro in merito al Pon Metro di Reggio Calabria e alle presunte inefficienze nell'attività di programmazione e spesa. Ci preme evidenziare che Cannizzaro ha preso una colossale cantonata. Reggio è tra le prime città Metropolitane per stato di avanzamento del Pon Metro, come rilevato anche dal Sole24Ore lo scorso 26 settembre in una classifica che colloca la città dello Stretto al quarto posto per utilizzo dei fondi europei, dietro solo a Bari, Firenze e Milano. Le misure che sono state concretamente attuate stanno già cambiando il volto della città e il modo stesso di concepire i processi di sviluppo del territorio che oggi, a differenza del passato, si fondano su modelli partecipativi che coinvolgono un ampio partenariato e il tessuto sociale e produttivo. Ciò che più colpisce è che Cannizzaro confonde ruoli e funzioni di Comune e Città Metropolitana, ignorando che sono proprio i Comuni a essere i beneficiari del Pon Metro, quali autorità urbane autorizzate alla gestione e spesa del programma, assumendo il ruolo di Organismo Intermedio. Pertanto consiglieremmo a Cannizzaro di approfondire prima di sparare dichiarazioni allarmistiche e prive di fondamento».
Puccio, in buona sostanza, fa riferimento a un’altra tabella che era già stata pubblicata dal Sole24Ore e che stilava la classifica delle Città Metropolitane per utilizzo dei fondi comunitari. Secondo questa classifica, così come ha ricordato in Consiglio comunale il sindaco Giuseppe Falcomatà, Reggio si assesterebbe al quarto posto in Italia per percentuale di fondi comunitari spesi e al secondo posto per spesa in euro pro capite per abitante. Un ottimo risultato, secondo palazzo San Giorgio, che in questi giorni brinda anche per un altro quarto posto ottenuto secondo i dati forniti dal Corriere della Sera e che riguarda la lotta all’evasione fiscale. “La quarta in Italia e la più virtuosa del Sud – ha commentato Falcomatà – ad essersi attivata e avere prodotto risultati positivi nel contrasto all’evasione fiscale”.
In ogni caso, a prescindere dalle tabelle, un chiarimento sullo stato di avanzamento dei progetti legati al Pon Metro sarebbe quanto mai auspicabile.
Riccardo Tripepi