“Insediate le commissioni del Consiglio, adesso rendiamole subito operative, dimostrando attraverso l'assunzione di provvedimenti legislativi di qualità, che il Consiglio e le sue articolazioni stanno, sempre e comunque, dalla parte dei calabresi”. È quanto afferma la capogruppo di "Calabria in rete" alla Regione, Flora Sculco. “Invito, pertanto, il presidente della quarta commissione "Assetto e utilizzazione del territorio e protezione dell'ambiente" Nicola Irto - prosegue Sculco - a programmare, d'accordo con l'amministrazione comunale, una visita della Commissione a Petilia Policastro, al fine di consentire all'organismo del consiglio regionale di prendere contezza diretta del disastro ambientale verificatosi. Le frane che hanno interessato la zona centrale di Petilia Policastro costituiscono un'emergenza che arreca disagi enormi ai cittadini e alle attività produttive e su cui la Commissione può fare il punto, mettendo a disposizione del territorio gli strumenti di cui è in possesso e, contemporaneamente, dando forza e sostegno alle sollecitazioni del sindaco nei riguardi del governo». «Oltre alla ricognizione su quanto accaduto - sostiene ancora Sculco - credo possa essere utile anche un'audizione in consiglio regionale degli amministratori locali alla presenza del responsabile del competente dipartimento della Regione. In ogni caso dopo la tempestiva visita del presidente Oliverio, è bene che anche il Consiglio si attivi e svolga la propria parte. Il sindaco e Petilia Policastro non possono assolutamente essere lasciati soli in questa battaglia per la difesa del territorio. Una battaglia - conclude la consigliera regionale - che coinvolge drammaticamente Petilia Policastro, ma che investe la Calabria, fortemente interessata dal fenomeno del dissesto idrogeologico sul quale la Commissione può, proprio partendo dal "caso" Petilia, iniziare un approfondito percorso di lavoro che abbia come sbocco l'assunzione di responsabilità e delle scelte che è indispensabile compiere da parte di chi ha il dovere di garantire la sicurezza dei luoghi e l'incolumità dei cittadini”.