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Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Fincalabra comincia da subito a fare chiarezza sui conti della finanziaria regionale. Una nota della società riferisce che da un esame della documentazione relativa "ai fondi comunitari affidati dalla Regione Calabria in gestione a Fincalabra" emerge un investimento anomalo.
In particolare c'è scritto nella nota: "E’ venuto a galla che in un CdA conclusosi a notte fonda (circa le 22,30) del 28 luglio scorso, senza la presenza del Collegio dei Revisori, l’allora Presidente Mannarino fu autorizzato ad effettuare una serie di operazioni finanziarie per circa 46 milioni d’euro, utilizzando i Fondi comunitari del Fondo Unico di Ingegneria Finanziaria, concessi in gestione a Fincalabra".
Si è trattato di operazioni non coerenti ed in contrasto con l’accordo sottoscritto con la Regione Calabria nel 2014 il quale espressamente prevede che “tali risorse vengono trasferite in funzione delle necessità operative, su conti correnti bancari specificatamente dedicati alla gestione degli strumenti del Fondo Regionale di Ingegneria Finanziaria, e costituiranno depositi vincolati per l’esecuzione delle attività previste per la gestione degli stessi”.
"Lo stesso accordo - continua la nota - prevede che Fincalabra Spa … ha il diritto di gestire tutti i fondi di volta in volta depositati nelle seguenti forme di investimento: depositi bancari, titoli o obbligazioni garantiti dallo Stato, altri titoli pubblici con rating pari almeno ad AA”.
Invece si è proceduto con investimenti in fondi comuni, in contrasto quindi con le finalità del fondo regionale e dell’accordo sottoscritto con la Regione Calabria, che avrebbero addirittura potuto mettere a rischio il capitale investito con rendita legata all’andamento dei mercati finanziari.
Il presidente Carmelo Salvino ha dichiarato: “la nostra funzione è principalmente quella di garantire al socio unico, la Regione Calabria, che ogni attività ed ogni operazione sia condotta nel pieno rispetto della legalità.”