Le misure entreranno in vigore da lunedì. Via libera alle competizioni sportive a porte chiuse, ma per calcetto e beach volley bisognerà aspettare il 25 giugno. Sino a fine mese restano vietati gli spostamenti da e per Stati diversi da quelli europei
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È stato firmato ieri sera il Dpcm con le nuove regole per il contenimento del contagio da coronavirus, che aggiornano e sostituiscono quelle previste dall’ultimo decreto. Le misure entreranno in vigore da lunedì.
Restano ferme le disposizioni base quali quelle relative al distanziamento sociale, l’uso delle mascherine ed il rimanere a casa con una temperatura corporea pari o superiore ai 37,5°.
Riaprono sale da gioco, cinema e teatri
Via libera a sale giochi, centri benessere e centri culturali, a condizione però che Regioni e Province autonome abbiano preventivamente accertato la compatibilità di tali attività con l'andamento della curva epidemiologica. Aprono anche i centri estivi per i bambini dai 0 ai 3 anni.
Riprendono gli spettacoli aperti al pubblico, le sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto ma con alcune cautele. I posti a sedere saranno preassegnati e distanziati e si dovrà sempre assicurare «il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi». Consentito un numero massimo di 1000 spettatori per gli spettacoli all'aperto e di 200 per quelli in luoghi chiusi.
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No a fiere, discoteche e crociere
«Restano sospese sino al 14 luglio 2020 le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi», si legge nel Dpcm. Passo indietro dunque rispetto a quanto si era detto fino a qualche giorno fa riguardo l’apertura delle discoteche, seppur con precise e stringenti regole.
Fino al 14 luglio sono sospese anche le crociere per le navi battenti bandiera italiana, mentre a quelle straniere è consentito l’accesso nei porti italiani «esclusivamente ai fini della sosta inoperosa».
Viaggi consentiti solo in Europa
Fino al 30 giugno restano vietati gli spostamenti da e per Stati diversi da quelli dell’Unione europea e dei Balcani «salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute». Resta comunque consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
È stato però esteso a 120 ore, cinque giorni, il periodo massimo di permanenza senza obbligo di quarantena domiciliare per chi fa ingresso sul territorio italiano per comprovate ragioni di lavoro, così come per chi va all’estero per la medesima ragione.
Lo sport riprende a singhiozzo
Confermata la ripresa da oggi, 12 giugno, degli eventi e delle competizioni sportive che si terranno però a porte chiuse. Potrà riprendere ad esempio la Coppa Italia di calcio, come annunciato dallo stesso premier Conte. Per le partite a calcetto, quelle a beach volley e per tutti gli sport di contatto si dovrà invece aspettare il 25 giugno. A patto, però, che Regioni e Province Autonome, d’intesa con il Ministero della Salute e dell’Autorità di Governo delegata in materia di sport, abbiano preventivamente accertato la compatibilità delle suddette attività con l’andamento della situazione epidemiologica nei rispettivi territori.