Alla fine la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha disinnescato la bomba che lei stessa aveva contribuito a far ticchettare ma che rischiava di mandare in mille pezzi la sua leadership interna: il suo cognome non ci sarà nel simbolo del partito alle Europee. 

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«È stato proposto di inserire il mio nome nel logo, si è aperta una bella discussione, ringrazio chi ha fatto questa proposta, ma penso che il contributo lo possa dare correndo accanto a loro, in questa lista. Una proposta più divisiva che rafforzativa e non ne abbiamo bisogno», è quanto ha dichiarato in una in una diretta Instagram.

«Avremo bisogno di tutto il vostro supporto - ha continuato Schlein - perché se insieme vinceremo l'alternativa c'è già e c'è da domani. C'è tanta voglia di cambiamento e di accendere una speranza».