Il partito del governatore supera il 20% (e Princi fa meglio di Tajani). Avs trainata da Lucano si conferma sopra il 4%. Sfida interna nel Carroccio: Loizzo momentaneamente davanti a Mancuso mentre Vannacci non sfonda. Per i dem e Fratelli d’Italia i leader nazionali tiano. Stati Uniti d’Europa: FIlomena Greco batte Renzi
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La specificità calabrese si conferma anche alle Europee, concepite – stando al suo ultimo appello – dal governatore Occhiuto come un referendum sull’operato della giunta regionale. I primi dati significativi emersi nella notte dello scrutinio (quasi 800 sezioni scrutinate su 2.406) premiano Forza Italia, primo partito in Calabria con il 20,46% dei consensi. Un risultato che si riverbera anche sui voti parzialissimi dei candidati: l’assessore regionale Giusi Princi è davanti ad Antonio Tajani e Fulvio Martusciello.
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Gli Azzurri sono al momento in vantaggio su Fratelli d’Italia: il partito, trainato da Giorgia Meloni (prima nei consensi personali davanti all’uscente Denis Nesci e alla consigliera regionale Luciana De Francesco), si attesta al 18,81%. Poco più indietro il Partito democratico che, nel cuore della notte, è al 17,60%: il più votato per il Pd è il sindaco di Bari Antonio Decaro, davanti a Lucia Annunziata e al candidato locale Luigi Tassone, ex consigliere regionale. La debacle del M5S fa precipitare, rispetto alle scorse Europee, le preferenze anche in Calabria: il 14,48% dei Cinquestelle è un dato che non soddisfa il movimento. È l’ex presidente Inps Pasquale Tridico a trainare la truppa davanti a Valentina Palmisano e Giuseppe Nunziato Belcastro.
La Lega, quando manca ancora molto alla conclusione dello spoglio, è al disotto della soglia psicologica del 10%. Il risultato parziale dice 9,42, con la parlamentare Simona Loizzo in vantaggio nella sfida interna con il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso. Effetto Vannacci? Mica tanto, il generale che chiedeva di mettere una “decima” sul simbolo del Carroccio è terzo e pure piuttosto staccato dai due alfieri calabresi.
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L’exploit di Alleanza Verdi e Sinistra si conferma anche in Calabria: il 6,25% è risultato ben più alto della soglia di sbarramento. L’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano è il più votato davanti a Maria Pia Funaro, già vicesindaco di Cosenza in uscita dal Pd.
Supera la soglia del 4% anche Stati Uniti d’Europa che si attesta al 5,07%. Sopresa (sempre parziale) nei voti dei candidati: Filomena Greco, ex sindaco di Cariati, stacca nettamente il leader nazionale di Italia Viva Matteo Renzi e il segretario nazionale del Psi Enzo Maraio.
Poco sopra lo sbarramento anche Azione. Il partito di Carlo Calenda è al 4,45% trainato dal consigliere regionale Francesco De Nisi davanti all’altra calabrese Stefania Postorivo.
Più indietro tutti gli altri: Pace terra e dignità di Michele Santoro (1,37%); Libertà (0,98%). Briciole anche per Alternativa popolare (0,87%), nonostante le trasferte calabresi del leader Stefano Bandecchi. Chiude il quadro il Partito animalista con lo 0,37%.