Il capogruppo in Consiglio regionale sulla visita del segretario e dei vertici nazionali del partito all'assemblea in programma domani: «La loro presenza segna un forte cambio di paradigma»
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«Esprimiamo grande soddisfazione per la presenza di Elly Schlein agli Stati generali della montagna promossi dal Pd regionale: segna un forte cambio di paradigma e domani saremo presenti in maniera compatta all’apertura dei lavori». È quanto dichiarano in una nota stampa i consiglieri regionali del gruppo del Pd di palazzo Campanella guidati da Mimmo Bevacqua.
«Da anni stiamo cercando di mettere al centro del dibattito politico e istituzionale il tema delle aree interne sempre in splendida solitudine. Abbiamo presentato diverse proposte di legge e di intervento che sono state ignorate non solo dal governo regionale, ma anche dallo stesso Consiglio con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti in termini di spopolamento e emigrazione. Le aree interne, in particolare quelle montane – prosegue la nota del gruppo dem -, presentano criticità infrastrutturali e nei servizi al cittadino che frenano e impediscono ogni seria ipotesi di sviluppo. Un passo ineludibile da compiere, se davvero si vuole provare a risolvere il problema, dovrebbe essere volto a colmare proprio questi divari. Invece il governo nazionale, complice quello regionale, dà il via alle follie dell’autonomia differenziata che rappresentano la pietra tombale per il loro futuro».
«Eppure – prosegue la nota a suo tempo avevamo proposto un autentico approccio sistemico per garantire ai cittadini, da una parte, la messa in sicurezza del territorio e, dall’altra, una capacità reddituale tale da rendere possibile la permanenza. Un progetto che tiene insieme questi obiettivi esiste da anni e si chiama “TerraFerma Montagna solidale”. Il progetto prevede una legge organica che consenta di prevenire i fenomeni di dissesto idrogeologico e garantire la piena vivibilità delle zone interne e montane, evitandone lo spopolamento costante e progressivo. Non abbiamo mai ricevuto risposta, così come nessuna risposta abbiamo mai avuto sulle nostre proposte relative agli incentivi per i piccoli Comuni e sul South Working».
«Per essere adeguatamente difese – conclude la nota - le aree interne e la montagna devono essere abitate e questo vuol dire creare prospettive occupazionali, collegamenti efficienti e accesso agevole ai servizi primari. Senza scuole, senza uffici postali, senza i presidi di legalità come le caserme dei carabinieri e senza servizi sanitari minimali ma essenziali nemmeno risorse più importanti incoraggerebbero gli anziani a viverci. Speriamo che, grazie anche all’input della segretaria nazionale Schlein, adesso ci sia adeguata attenzione al tema. Per dimostrare, però, un reale cambiamento e un approccio culturale diverso rispetto al passato occorre iniziare a dare segnali concreti. A partire, almeno, dalle Regioni dove siamo maggioranza, si intervenga con atti e risorse in grado di invertire la tendenza e dare risposte concrete ai cittadini. Solo così avremo modo di dimostrare che davvero il Pd e il suo gruppo dirigente pongono al centro dell’agenda politica il tema delle aree interne».