Verso le regionali, Oliverio conferma la svolta. «Alla Calabria serve una grande coalizione» -VIDEO

INTERVISTA | Il presidente della giunta ha confermato le indiscrezioni che lo voglioni impegnato con il suo entourage alla costruzione di uno schieramento politico nuovo e ampio che possa frenare l'avanzata dei populismi e condurre l'amministrazione uscente a riconfermarsi alla guida della Regione. Nei prossimi giorni si aspettano annunci e adesioni ufficiali

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di Riccardo Tripepi
8 giugno 2018
19:11

Il presidente della giunta regionale Mario Oliverio conferma le indiscrezioni che lo vogliono impegnato alla elaborazione di un progetto politico che sappia superare i confini dell’attuale centrosinistra. Un modo per provare a superare l’avanzata delle forze populiste e aggregare intorno al programma forze civiche, amministratori e scontenti dei vecchi schieramenti politici. Una sorta di grande coalizione per provare conquistare per la seconda volta il governo della Regione. Un’impresa che non è riuscita mai a nessuno degli uscenti in Calabria.

 


«Stiamo lavorando molto sui problemi della nostra Regione. Prima di tutto la Calabria e, naturalmente, intorno a un programma che abbia questo asse e questo centro noi lavoriamo per costruire una maggioranza con tutte le forze sane e democratiche, a prescindere da ogni collocazione per costruire uno schieramento nuovo e ampio. La Calabria ha bisogno di essere governata da un ampio schieramento che sia in grado di affrontare i problemi. Non si può mantenere più uno schema vecchio che è già superato. Abbiamo già allargato a molte liste nella precedente legislatura, oggi lo farò ancora di più per fare in modo che non si torni indietro».

 

Uno schieramento, al quale Oliverio sta lavorando già da qualche tempo insieme ai suoi uomini, e che potrebbe prescindere dai simboli di partito. Anche se, a domanda, Oliverio prova glissare. «Non è un problema quello dei simboli, occorre uno schieramento civico e democratico che abbia una bussola: prima di tutto la Calabria».

 

Il governatore giudica ininfluente sul percorso anche l’iter congressuale del Pd. «Il problema non è quando si fa il congresso, ma quelle di costruire le condizioni per arrivare a una vasta alleanza civica su un progetto di cambiamento che è quello che abbiamo intrapreso». Nelle prossime giornate, dunque, si aspettano annunci pubblici più dettagliati e si aspettano sorprese importanti per quel che riguarda le adesioni al progetto del governatore.

Riccardo Tripepi

 

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