Il centro destra calabrese, così come quello nazionale, unito potrebbe conquistare tutti le regioni del paese. È indubbio che la crisi del centro sinistra, lo scarso appeal del governo giallo verde, hanno aperto un autostrada alla formula del centrodestra unito, il quale, evidentemente appare  più credibile. E in Calabria lo schema non farebbe eccezione rispetto al resto del paese se non fosse per il fatto che, all’interno della coalizione,   si stanno tentando incomprensibili forzature nel tentativo di ipotecare la scelta del candidato Presidente a favore di Mario Occhiuto. Dispiace dirlo ma ciò è ormai un dato acclarato. La manifestazione di stamattina al centro agroalimentare di Lamezia si inquadra in una di questi tentativi. Tuttavia, i bagni di folla si attivano quando il confronto democratico perde efficacia e di solito le manifestazioni di massa evidenziano la debolezza della politica.

La manifestazione a Lamezia 

Insomma,  stamattina i sostenitori di Mario Occhiuto tenteranno di dare una spallata alle resistenze e alle perplessità che stanno emergendo da parte di tutti i partiti del cdx calabrese e nazionale,  rispetto alla sua candidatura. Il tentativo è quello di tentare di sfruttare una certa popolarità di cui gode il primo cittadino bruzio. Popolarità oggettiva per la verità, soprattutto in relazione ai buoni risultati nell’amministrazione cittadina. Ma basterà tutto ciò,  per colmare le lacune di relazione politica che emergono giorno dopo giorno, nella gestione di questa vicenda? La manifestazione di Lamezia, seppur partecipata e con un buon risvolto mediatico, infatti,  si muove su di un terreno scivoloso,  quello dei rapporti tra i partiti della coalizione e, in tal senso, potrebbe rappresentare un punto di implosione tragico per la tenuta del centro destra calabrese. Wanda Ferro, esponente di rilevo di Fratelli d’Italia,  lo dice chiaro, nel porre  la sua candidatura, ognuno di noi può fare tutto, passi avanti o passi indietro, ma le decisioni si prendono tutti insieme. Le scelte devono essere condivise.

Al di là della partecipazione  o meno alla manifestazione di Lamezia, dunque, una cosa è certa: la manifestazione è debolissima sul piano politico.

La candidatura di Occhiuto e le perplessità 

L’operazione di stamane, infatti, se da un lato dovrebbe rappresentare un punto a favore del sindaco di Cosenza nella conquista della nomination all’interno del centro destra, paradossalmente, potrebbe trasformare la discussione in corso in un pantano dagli esiti imprevedibili. I partiti del centro destra, infatti, ancora non hanno dato il via alla sua candidatura. Ciò ormai è un fatto acclarato. E d’altronde, se non fosse acclarato, una dirigente della caratura di Wanda Ferro non avrebbe mai proposto la sua candidatura solo per fare un po’ di caciara.

I segnali da Roma

Da Roma lo hanno affermato in tutte le salse i maggiori esponenti del centrodestra nazionale. L’ultimo, in ordine di tempo, l’Onorevole Lollobrigida, capogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, uno dei maggiori alleati di Forza Italia a livello nazionale. La dichiarazione di Lollobrigida, nei fatti,  conferma quello che, comunque, già altri esponenti  politici nazionali del centro destra avevano dichiarato nel corso delle scorse settimane, dalla Lega, allo stesso vice coordinatore nazionale di FI, Tajani: nessun tavolo nazionale ha deciso la candidatura di Mario Occhiuto. Nessun tavolo nazionale ha deciso che la candidatura a Presidente per il centrodestra in Calabria dovesse toccare a Forza Italia. Dopo le elezioni europee si vedrà. Questo il leitmotiv di questi mesi.

Nonostante ciò, Mario Occhiuto da mesi è dato come il candidato presidente in pectore in quota Forza Italia, sponsorizzato da Jole Santelli, coordinatrice regionale degli azzurri calabresi, ma nella sostanza, non ha mai ricevuto il via dai partiti nazionali. E il tavolo nazionale al cospetto di Berlusconi, secondo il quale, questo schema avrebbe ricevuto finanche la benedizione di Salvini? Mai esistito! Almeno a detta degli stessi esponenti nazionali del centrodestra.

 

A questo punto la domanda sorge spontanea: Se Occhiuto e la Santelli riconoscono quel tavolo e, dunque, rispettano le dinamiche dei partiti di appartenenza, che senso aveva oggi un bagno di folla che rischia di compromettere l’unita’ della coalizione? Nessuno. Un non sense politico, forse una mossa tattica proprio per spaventare i partiti nazionali e condizionare le decisioni. Comunque vada sarà un successo o una vittoria? Può darsi, e tuttavia alcune volte, le vittorie possono somigliare a quella più famosa della storia: la vittoria di Pirro.

Pa.Mo.

 

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