Regionali, Occhiuto a Lamezia: «Non parto dai partiti ma dai territori»

VIDEO | Il sindaco di Cosenza ha ufficializzato la sua candidatura alla Regione alla presenza di oltre duemila persone. L'evento nel centro agroalimentare della città della Piana

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di Tiziana Bagnato
13 aprile 2019
13:42

Un’idea di cambiamento, nessun imposizione di candidature dall’alto, un approccio diverso. Mario Occhiuto ha presentato ufficialmente a Lamezia Terme la sua candidatura a governatore della Regione. Più di due mila le persone accorse da tutta la Calabria con pulman provenienti da tutta la regione, la sala della Fondazione Terina gremita in ogni ordine di posto, gente appollaiata a bordo palco, molti altri rimasti fuori. A moderare l'evento il direttore di palinsesto de laC Tv Francesco Occhiuzzi.

 


Ad affiancare e sostenere Occhiuto gli esponenti di Cdu, Udc, Forza Italia e diverse liste civiche ma il progetto è quello di allargarsi e di accorpare sempre più forze. In particolare, sono nove le aggregazioni che hanno deciso di accompagnare la sua corsa alla Regione.

 

Il presidente dell’Anci, nonché sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, che già mesi addietro aveva palesato la sua intenzione di sostenere Occhiuto, sarà alla testa di una lista di amministratori pubblici chiamata "Consenso civico". Accanto a questa ci sarà Officine del Sud, movimento del consigliere regionale Claudio Parente, la lista "Mario Occhiuto presidente" rappresentata da Eugenio Madeo, la lista civica "prof. Nisticò" fondata dall'ex governatore Giuseppe. E poi la lista "Calabria creativa" fondata da Eva Catizone, "Rinasci Calabria per Occhiuto" rappresentata da Tonino Daffinà, il nuovo CDU di Gianluca e Mario Tassone e la lista Calabria UDC con l'ex presidente del consiglio regionale Franco Talarico. «Siamo già in ritardo  - ha detto Occhiuto a chi gli chiedeva come mai avesse deciso di lanciare la sua campagna così presto – c’è da lavorare sui territori.  Abbiamo ribaltato le cose, anziché un’estenuante trattativa con i partiti oggi proponiamo  un’idea diversa, che parte dalle esigenze dei territori, dai diritti e dalla volontà di cambiare questa terra». Duro il suo giudizio sull’operato di Oliverio: «In questi anni non è stato fatto nulla, siamo sempre agli ultimi posti nel prodotto interno lordo, i giovani continuano ad andare via, non valorizzato nessun’area interna o territorio, il turismo cresce ovunque ma in Calabria, paradossalmente, è molto meno consistente che in altri posti».

 

 

 

 

Giornalista
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