Ormai il quadro è completo anche per le elezioni regionali in Calabria. Si vota domenica 26 gennaio per il rinnovo del Consiglio regionale e per l'elezione del presidente. Urne aperte dalle ore 7 alle 23.  Contemporaneamente si andrà alle urne anche in Emilia Romagna. La doppia consultazione regionale è attesa non soltanto per le conseguenze in chiave territoriale, ma anche per i possibili contraccolpi sul governo nazionale guidato da Pd e 5 Stelle, che alle regionali andranno separati senza un candidato comune.

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In Calabria il cerchio è stato chiuso solo il 20 dicembre, a una settimana dalla presentazione delle liste. Mentre in Emilia Romagna il quadro è chiaro da tempo, con i due principali sfidanti Stefano Bonaccini (Pd) e Lucia Borgonzoni (Lega) che guideranno i rispettivi schieramenti. 

Elezioni Regionali Calabria: i candidati

Il centrodestra: la candidata a presidente è Jole Santelli. La coalizione dopo un lungo stallo ha trovato l'accordo su di lei designandola candidata. La parlamentare e coordinatrice regionale di Forza Italia Jole Santelli è appoggiata anche da Giuseppe Nucera, imprenditore turistico ed ex presidente di Confindustria Reggio, che ha deciso di sostenere il progetto della deputata rinunciando alla corsa a presidente. Appoggerà la Santelli anche il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, che a lungo è stato il candidato in pectore del centrodestra, salvo poi rimbalzare sul veto della Lega. 

Il centrosinistra, invece, ha schierato Pippo Callipo l’imprenditore vibonese del tonno sostenuto dal Pd. Mario Oliverio dopo un lungo muro a muro con il suo partito ha accolto l'appello all'unità del segretario nazionale Nicola Zingaretti decidendo di sostenere Callipo.


Il Movimento 5 stelle ha puntato su Francesco Aiello, docente universitario dell’Unical, candidatura ratificata anche dalla piattaforma Rousseau. Il professore il 28 novembre ha sciolto la riserva, accettando la candidatura alla presidenza della Calabria con il M5S.

L'altro candidato in campo come battitore libero è Carlo Tansi, geologo del Cnr ed ex capo della Protezione civile regionale.  In campo con il movimento "Tesoro Calabria", Tansi da settimane sta incontrando i cittadini in diversi centri della regione per illustrare il suo programma di governo. 

I candidati a presidente della Regione sono:

- Centrosinistra: Pippo Callipo
- Centrodestra: Jole Santelli
- Indipendente: Carlo Tansi
- M5s: Francesco Aiello

Le liste in campo

Il primo a depositare le liste è stato Carlo Tansi. Sono tre (Tesoro Calabria, Calabria pulita e Calabria libera) quelle a sostegno del geologo ed ex numero uno della Protezione civile regionale. (LEGGI TUTTI I CANDIDATI).

Nel centrosinistra guidati da Pippo Callipo, le liste consegnate sono state tre: Pd, Io resto in Calabria e Democratici e progressisti (LEGGI TUTTI I NOMI).  È in dubbio invece l’ammissione alle elezioni regionali della lista 10 idee per la Calabria.

Sei le liste per la coalizione di centrodestra capeggiata dalla candidata Jole Santelli (CONSULTA LE LISTE): Fratelli d'Italia, Forza Italia, Santelli presidente, Udc, Lega e Casa delle libertà.

Due, invece, le liste per la candidatura di Francesco Aiello, docente dell'Università della Calabria, espressione del Movimento 5 stelle (I CANDIDATI DELLE LISTE). Oltre alla formazione grillina c'è una lista civica. 

Il sistema elettorale

Le elezioni regionali costituiscono un appuntamento che ha conquistato negli anni sempre maggiore rilevanza. Il ‘peso’ istituzionale delle Regioni nell’assetto del nostro Paese è decisamente aumentato con le modifiche della Costituzione avvenute nel 1999 e nel 2001, oltre che con il depotenziamento delle Province avvenuto con la “Legge Delrio”.
Questa maggiore rilevanza è confermata dalle istanze autonomiste e dai progetti di autonomia differenziata, avanzati a seguito dei referendum consultivi di Lombardia,Veneto e Emilia-Romagna.

In Calabria, che andrà al voto il prossimo 26 gennaio (unica giornata, dalle 7 alle 23), vige un sistema elettorale proporzionale con premio di maggioranza. Rappresenta una variante della Legge Tatarella, ossia la legge entrata in vigore nel 1995 che ha regolato l’elezione dei consigli e dei presidenti regionali.

Circoscrizioni e assegnazione dei seggi 

La legge elettorale è la n. 1 del 7 febbraio 2005. Il Consiglio regionale è composto da 30 seggi, oltre il seggio assegnato al presidente della Giunta regionale.

L’80% dei seggi del Consiglio regionale (24) è ripartito proporzionalmente in 3 circoscrizioni: Calabria Nord (Cosenza), Calabria Centro (Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia), e Calabria Sud (Reggio Calabria).

Chi vince?

Per essere ammessi alla ripartizione dei seggi le singole liste (sia coalizzate che non coalizzate tra loro) devono superare il 4% dei voti a livello regionale, mentre le coalizioni di liste (o la singola lista regionale non coalizzata) l’8%.
I restanti 6 seggi sono assegnati alle liste che appoggiano il Presidente eletto qualora queste non raggiungano il 50% dei seggi nel riparto proporzionale. Altrimenti, se la coalizione raggiunge o supera il 50% dei seggi, ottiene un premio dimezzato, di 3 seggi.

Qualora la coalizione di liste vincente non raggiunga 16 seggi (il 55%) dopo l’assegnazione del ‘premio’ intero, è prevista l’’attribuzione di questi seggi aggiuntivi togliendoli da quelli attribuiti alle liste di opposizione.
Dopo la sentenza della Corte Costituzionale n. 243 del 2016 sul ‘caso Wanda Ferro’ e la successiva decisione del Tar Calabria del 26 gennaio 2017, viene eletto consigliere regionale anche il miglior candidato perdente alla carica di Presidente di Regione.

Come si vota

L’elettore dispone di due voti, uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale. Qualora l’elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato presidente collegato a quella lista.

Non è prevista la possibilità di esprimere un voto disgiunto (l'elettore non può esprimere il suo voto per il candidato alla carica di Presidente della Giunta regionale non collegato alla lista provinciale prescelta).

L’elettore può inoltre esprimere una sola preferenza per un candidato della lista prescelta, essendo stata bocciata dal consiglio regionale lo scorso 15 aprile la riforma che prevedeva la doppia preferenza di genere.