Nessun riferimento al momento alla forza politica che dovrebbe sostenerlo, anche se con tutta probabilità il suo messaggio sembra a questo punto diretto principalmente al Pd, dopo il M5s che ha deciso di correre da solo puntando su Aiello
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Pippo Callipo ci ripensa e decide di scendere in campo per le regionali, anche se non spiega con chi. «Gli appelli che si stanno susseguendo nelle ultime ore, seppur provenienti da ambienti diversi - scrive in una nota - esprimono l’esigenza comune di aprire in Calabria una stagione politica di profondo rinnovamento. Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali mi chiedono un impegno diretto, forte e convinto per avviare un cambiamento reale, tangibile che sia in grado di mettere la nostra Regione al centro dell’agenda politica del Paese».
Nessun riferimento, dunque, alla forza politica che dovrebbe sostenerlo, anche se con tutta probabilità il suo messaggio sembra a questo punto diretto principalmente al Partito democratico, “seconda scelta” dopo il M5s che ha deciso di correre da solo e il suo candidato lo ha già scelto (Rousseau permettendo) puntando sul docente universitario Francesco Aiello.
«In queste settimane ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto – continua - e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile.
Sempre più giovani calabresi chiedono di non lasciare, per mancanza di opportunità di lavoro e di prospettive di futuro, la terra dove sono nati e cresciuti.
Ho deciso quindi di ascoltare il mio cuore, il mio profondo desiderio di aiutare la mia terra perché da sempre coltivo il sogno di vederla cambiare, evolversi e dare opportunità a tutti».
Poi un accenno al suo tema principe, quel “resto in Calabria” che in passato ha già dato forma alle sue ambizioni politiche: «Sento inoltre un dovere morale verso i tanti giovani che incontro quotidianamente e che mi chiedono di diventare garante delle loro aspettative. Ho scelto quindi di accettare la sfida anche se sono consapevole che i problemi e le priorità da affrontare non mancano e sono molto complessi.
Penso ad esempio alla sanità e alla necessità di uscire dal commissariamento, allo sviluppo socio-economico agognato da decenni, alle infrastrutture per attrarre investimenti e dunque creare occupazione».
Infine, l’appello «a partiti e movimenti civici». «Uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento – dice -, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono…Io Resto in Calabria».