Il candidato a sindaco ricorda Moro, Impastato e la nascita dell’Unione europea. Incontrerà la cittadinanza sabato 11 maggio
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«La Corigliano-Rossano alla quale, insieme a tutta la cittadinanza, lavoreremo sin dal giorno successivo al nostro insediamento sarà una grande città del Sud. Portatrice di visione, ispirazione e prospettive europee ed euro-mediterranee. Capace di trarre stimoli, energie e impegno concreto dalla promozione istituzionale del senso e della pratica del sentimento di solidarietà all’interno dell’unica comunità. Inamovibile da quella che per quanti hanno scelto e sceglieranno di condividere il nostro progetto di cambiamento resta una premessa: senza regole non si cresce, si perde».
È quanto dichiara Gino Promenzio, candidato a sindaco della Coalizione Civico e Popolare cogliendo l’occasione per sottolineare contenuti, ambizioni, scelte e ideali sottesi ad almeno tre importanti ricorrenze storiche di oggi 9 maggio, dalle quali la costruzione dal basso della terza Città della Calabria non potrà non essere positivamente condizionata: la Dichiarazione Schuman che il 9 maggio del 1950 sanciva la nascita dell’attuale Unione Europea e l’uccisione, il 9 Maggio del 1978, di Aldo Moro a Roma da parte delle Brigate Rosse e di Peppino Impastato in Sicilia da parte di Cosa Nostra, anche in memoria dei quali quello di oggi è diventato il giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice. Promenzio incontrerà i cittadini sabato 11 maggio, alle ore 18.30 a piazza Steri nel centro storico di Rossano.
«Governare significa fare tante singole cose importanti ed attese, ma nel profondo vuol dire promuovere una nuova condizione umana. – Era il 1973 quando il Presidente Moro faceva questa riflessione al XII Congresso della Democrazia Cristiana. Attualissima, non possiamo non farla nostra – prosegue Promenzio – ricordando oggi la sua statura morale, intellettuale e politica e auspicando che quanti stanno concorrendo per dare un governo a questa Città avvertano il senso dello spirito di servizio verso una causa comune e che, soprattutto, vivano l’impegno attuale non solo come elettorale ma appunto come contributo personale più alto alla costruzione del nuovo cittadino di Corigliano Rossano».