Una giostra in cui girano tanti nomi per cinque o sei posti disponibili, con la possibilità che qualche uscente resti fregato dall'arrivo di concorrenti. C'è allora chi mostra i muscoli facendo promesse che forse non potrà mantenere
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Tre duelli con molte variabili infiammano la lotta nella Circoscrizione Centro nelle file della coalizione pro Roberto Occhiuto in vista delle Regionali 2021. In cui sono in particolare le mosse di due big catanzaresi come Sergio Abramo e Michele Traversa, il primo ancora voglioso di stare in campo da protagonista e l’altro invece ormai defilato dietro le quinte ma con un ruolo quantomeno da “aiuto regista”, a rendere la campagna elettorale una competizione senza esclusione di colpi anche nel campo dei quasi sicuri vincitori.
Questo perché, al momento della composizione delle liste, qualcuno in… alto non si è forse reso conto, o al contrario ne aveva piena consapevolezza chissà, come a essere certe di raggiungere il quorum fossero soltanto Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Grossi problemi di numeri, viceversa, per Forza Azzurri, una sorta di listino di Occhiuto; Coraggio; Noi con l’Italia e persino Udc malgrado l’arrivo di un campione delle preferenze quale Baldo Esposito che, unendo il suo potenziale a quello di Flora Sculco, dovrebbe però far tagliare l’agognato traguardo allo Scudocrociato. E il resto? Una tonnara in cui ci si accapiglia per capire quali alchimie (leggasi voti totali da prendere) possano portare un candidato, l’aspirante consigliere che arriva in cima alla propria lista come ovvio, a occupare un seggio nell’assise di Palazzo Campanella.
Assunto che oltretutto in parte vale anche per i partiti non a rischio di ottenere una postazione in cui, tuttavia, la battaglia è per riuscire magari a strapparne una seconda, considerato come (in rigido ordine alfabetico) Michele Comito, Silvia Parente e Antonello Talerico in Fi; Antonio Montuoro e Filippo Pietropaolo in Fdi e Filippo Mancuso e Pietro Raso nel Carroccio, sulla carta godano tutti di notevolissime credenziali.
Boatos positivi sul loro conto, che però li accomunano anche ad altri pretendenti alla stessa carica: Francesco De Nisi e Frank Mario Santacroce in Coraggio al pari di Giorgio Arcuri e Tranquillo Paradiso in Fa. Gli ultimi quattro tuttavia, lo ribadiamo, alle prese con un temibile avversario in più: il quorum, appunto. Sarà il motivo per cui ha creato parecchie fibrillazioni il posizionamento di Abramo nel Movimento del governatore della Liguria Giovanni Toti e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro (che peraltro domani sarà nel capoluogo pure per perorare la causa abramiana, il quale una “speranziella” di fare l’assessore esterno in Cittadella seguita irriducibilmente a coltivarla).
Non poche le reazioni quindi, poiché la convergenza del primo cittadino dei Tre Colli su Santacroce potrebbe alterare gli equilibri nella lista con un danno oggettivo per un De Nisi lanciatissimo ma anche per chi, in caso di successo dell’operazione abramiana, si ritroverà il noto Sergio a caccia di un riconoscimento che poteva andare ad altri.
Comunque sia, a riguardo si mormora di almeno un paio di consiglieri comunali in contatto con De Nisi alla stregua di qualche escluso eccellente dalla corsa. Sarà vero? Mah! Di certo c’è la chiamata (pare dei vertici dello schieramento) di un altro conosciuto Sergio, Costanzo, al capezzale di Paradiso per far innalzare di molto il coefficiente della lista del presidente, oggettivamente deboluccia.
Infine, però, ecco il curioso caso di quanto a Napoli verrebbe definita «’A pazziella ‘n man’ ‘e criature». Di che si tratta? Della bizzarra trovata, ne sentimmo parlare all’epoca del Tandem tra Luigi de Magistris e Carlo Tansi, di chi assevera la tesi secondo cui - prim’ancora delle elezioni - si può promettere a qualcuno, se non prenotare per lui, la presidenza del consiglio. Concetto valido per ogni consesso, regionale o comunale che sia. Eppure è una tentazione a cui ormai non sfuggono finanche esponenti politici di lungo corso e onorevole carriera quali ad esempio Traversa, che via Facebook l’ha a nostro avviso improvvidamente “reclamata” per il suo pupillo Pietropaolo facendo i conti senza l’oste.