Il centrodestra prova a ricompattarsi a livello nazionale per non fallire il prossimo appuntamento di settembre con le urne. A Roma alla nuova manifestazione contro il governo Conte i leader dei partiti si sono ritrovati e hanno provato a superare le difficoltà create dall’ultima intervista di Silvio Berlusconi in cui non escludeva di poter sostenere un governo Conte senza i Cinque Stelle. Matteo Salvini e Giorgia Meloni hanno scelto di volersi fidare nuovamente degli azzurri seppure sul palco non ci sia stato Berlusconi, ma Antonio Tajani.

Ancora il sindaco del Ponte

Il leader del Carroccio ha anche fatto un passaggio sulla Calabria e sulle comunali di Reggio. «Abbiamo fatto il ponte a Genova, lo faremo anche sullo Stretto» le parole di Salvini che tornano a far pensare ad Antonino Minicuci, attuale segretario del Comune di Genova, come candidato in pectore per le future elezioni. Oltre ad individuare il nome, però, c’è da mantenere salda la coalizione.

Lo scontro calabrese tra Fi e Lega

I forzisti di Calabria sembrano fare di tutto per irritare il Carroccio. Francesco Cannizzaro, convinto fino all’ultimo di essere l’unico gestore del tavolo del centrodestra adesso minacce liste civetta dopo essere stato clamorosamente esautorato dalla scelta. E per di più si è inimicato Eduardo Lamberti Castronuovo che ha portato in giro sull’ottovolante di una possibile candidatura prima di mollarlo alla prima curva. Adesso Lamberti pare intenzionato a correre ugualmente alla guida di una coalizione civica. Anche la governatrice Jole Santelli che ha attaccato frontalmente il collega Luca Zaia, sulla vicenda dello spot per le spiagge ideato dai sindaci della Locride, pare ave voluto buttare ad arte benzina sul fuoco. E come se ciò non bastasse c’è da considerare la nomina del segretario generale di palazzo Campanella Stefania Lauria (voluta da Mimmo Tallini) è andata di traverso ai leghisti, ed anche a Fratelli d’Italia, che sono stufi di assistere allo strapotere azzurro in Calabria considerando che a livello nazionale i rapporti di forza sono completamente capovolti.

Reggio attende l'interpartitica

In settimana a Reggio, dopo i tanti rinvii degli ultimi mesi, dovrebbe effettivamente svolgersi la riunione interpartitica per fare il punto della situazione. I leader dei vari partiti, che hanno speso molto tempo nella Capitale durante gli ultimi giorni, dovranno trovare un accordo complessivo. Oltre al nome del candidato servono le liste e continuando a litigare non si andrà molto lontano. Lo dimostra da ultimo l’implosione dell’Udc con il disimpegno di Pierpaolo Zavettieri, Riccardo Occhipinti e anche della commissaria metropolitana Paola Lemma che ha rassegnato le dimissioni. Anche in questo caso nelle scelte ha contato il dissenso in ordine alla gestione regionale e alle decisioni su giunta e presidenze di Commissione.