Le elezioni di Corigliano-Rossano si terranno senza la partecipazione del Movimento 5 Stelle. Il Tribunale amministrativo regionale della Calabria  ha rigettato il ricorso presentato dal meet-up Corigliano-Rossano del Movimento 5 Stelle a seguito dell’esclusione della lista decretata lo scorso 28 aprile dalla seconda Sottocommissione Elettorale Circondariale di Castrovillari (Sede di Corigliano-Rossano).

Anche per il Tar, insomma, ha giudicato irregolare la formalizzazione della presentazione della lista pentastellata. «Il ricorso – si legge nel dispositivo della prima sezione del Tar Calabria (presidente Vincenzo Salamone e giudice estensore Francesca Goggiamani) – è privo di fondamento», in quanto, gli stessi esponenti dei 5 stelle hanno ammesso «il difetto di formale congiunzione tra il foglio contenente il contrassegno di lista e l’elenco dei candidati e le sottoscrizioni autenticate dei presentatori». Una procedura errata in quanto l’orientamento della giurisprudenza (Cons. Stato, Sez. V, 9 maggio 2014, n. 2391; Cons. Stato, Sez. III, 22 maggio 2018, n. 3069) prevede che i fogli delle sottoscrizioni (servono 200 firme per validare una lista) devono recare in testa il simbolo della lista per la quale si chiede la sottoscrizione e, in caso di più fogli, essere ben allegati al primo foglio dove deve essere comunque riportato il simbolo».

Ricorso al Consiglio di Stato?

Una disattenzione, sicuramente in buona fede ma grave, che è costata cara ai grillini della grande città della Sibaritide che ora resteranno fuori dai giochi elettorali. Certo, il Tar potrebbe non aver potuto scrivere l’ultima parola su questa vicenda, dal momento che il M5s potrebbe sempre optare la via del ricorso al Consiglio di Stato. Questo, però, significherebbe perdere ulteriore tempo nella campagna elettorale e nella composizione della scheda elettorale.