VIDEO | Sanità, città unica, traffico, centro storico e lavoro con il futuro dei dipendenti della Abramo Customer care al centro del dibattito moderato dal vicedirettore di CosenzaChannel Antonio Clausi. Ecco come è andata
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Il chiostro dell'ex convento di San Domenico, oggi sede del Comune di Montalto Uffugo, ha ospitato questo pomeriggio il confronto tra i candidati a sindaco, organizzato dal gruppo editoriale Diemmecom e trasmesso in diretta streaming sulle testate giornalistiche LaC news e Cosenza Channel. A rispondere alle domande del vicedirettore Antonio Clausi e dei rappresentanti delle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil sono stati però soltanto gli aspiranti primi cittadini Emilio Viafora e Biagio Faragalli: il terzo candidato alla carica di sindaco Mauro D'Acri, infatti, ha declinato l'invito e la sedia a lui riservata è rimasta vuota.
A fare gli onori di casa, il sindaco uscente di Montalto Uffugo Pietro Caracciolo che ha amministrato la città per due legislature. «Complimenti ai candidati che hanno deciso di partecipare a questo confronto, mettendoci la faccia. Mi dispiace che Mauro D'Acri abbia deciso di non esserci». Rivolgendosi a Emilio Viafora e Biagio Faragalli, il sindaco uscente li ha esortati a chiudere le rispettive campagne elettorali rifuggendo facili e inutili personalismi.
Il Comune di Montalto Uffugo, ripagata la grande mole di debito accumulato negli anni, dovrà fare i conti, nei prossimi anni, con altri tre milioni di euro da onorare: «Ci sarà ancora da sudare - ha rimarcato il sindaco uscente rivolgendosi ai due candidati - mi auguro che le vostre proposte programmatiche tengano conto di questa situazione e rimangano ben ancorate alla realtà».
Dopo il breve saluto di Pietro Caracciolo, il vicedirettore di Cosenza Channel Antonio Clausi ha brevemente illustrato le regole alla base del confronto televisivo, chiarendo ai candidati sindaci che avrebbero avuto due minuti di tempo ciascuno per rispondere alle sue domande e a quelle dei sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil. Quindi, si è entrati nel vivo dell'intervista.
"Cambiamento" è stata la parola dalla quale la discussione ha preso le mosse. Per Emilio Viafora sarà necessario rompere con il passato: «Servono un cambio di passo e una nuova governance - ha esordito l'ex sindacalista - accompagnati dal coinvolgimento dei cittadini nella gestione della "cosa pubblica". Sulla stessa lunghezza d'onda il candidato Biagio Faragalli che, dopo aver espresso solidarietà ai dipendenti del call center Abramo, ha continuato così: «Non mi interessa parlare del passato, tutti i miei sforzi vanno nella direzione di costruire una città sostenibile e condivisa».
Il vicedirettore Antonio Clausi ha poi portato il confronto sul tema attualissimo e controverso del progetto di fusione tra Cosenza, Rende e Castrolibero. A tal proposito, netta la posizione espressa dal candidato sindaco Emilio Viafora: «Non può essere la Regione a decidere i confini della città unica. Montalto Uffugo non merita di diventare periferia, dovremmo iniziare a ragionare in termini di area metropolitana, com'è avvenuto altrove». Ben più sfumata, invece, l'idea espressa da Biagio Faragalli, considerato che quella di città unica è un'idea "partorita" da Forza Italia, che è il suo partito di appartenenza. Queste le parole di Faragalli: «L'area industriale di Montalto Uffugo e di Rende sono già collegate. Il nostro comune potrebbe entrare a farne parte in un secondo momento, attraverso l'unione dei servizi».
Spazio poi alle proposte relative al centro storico di Montalto Uffugo. Emilio Viafora ha suggerito la creazione di un'area museale e di una biblioteca, insieme con il rifacimento dell'auditorium da destinare alla convegnistica. Per Biagio Faragalli, il centro storico di Montalto Uffugo non ha bisogno di assistenzialismo: «Bisogna riqualificare gli antichi palazzi di proprietà comunale e sfruttare il nome di Ruggero Leoncavallo per attrarre i turisti. Penso, inoltre, alla necessità di valorizzare l'artigianato locale e di creare un palazzo della musica e della cultura».
Il vicedirettore Antonio Clausi ha poi passato la parola al segretario della Cgil di Cosenza Massimiliano Ianni che ha riportato la discussione sulla città unica e sulle conseguenze che scaturirebbero dalla esclusione di Montalto Uffugo.
Altro argomento in scaletta l'isolamento del quartiere Stazione di Montalto Uffugo. Duri, al riguardo, i commenti di entrambi gli aspiranti sindaci. Queste le parole di Emilio Viafora: «È indispensabile procedere al recupero dei reperti archeologici». Queste, invece, le parole di Biagio Faragalli: «Quella della Stazione era una zona molto dinamica da un punto di vista commerciale, occorre al più presto ridare dignità a questo quartiere».
Decisivo il passaggio dedicato alla sanità. Emilio Viafora ha denunciato la perdita costante di servizi sanitari e ha evidenziato come ormai le strutture private abbiano preso il posto di quelle pubbliche: «I montaltesi - ha denunciato - hanno rinunciato a curarsi, servono le guardie mediche. Una sola casa della salute non è sufficiente». Biagio Faragalli, che di mestiere fa il farmacista, ha parlato della necessità di nominare nuovi medici di base, dal momento che i camici bianchi andati in pensione non sono mai stati sostituiti.
Gerardo Calabria, in rappresentanza della segreteria provinciale della Cisl ha inteso sollecitare i due candidati sindaci sul dramma che stanno vivendo i dipendenti della Abramo customer care. Per Emilio Viafora sarebbe opportuno affidarsi a società solide e capaci, mentre per Biagio Faragalli i duecento lavoratori in bilico che vivono a Montalto hanno diritto ad avere risposte chiare e rapide da parte della politica.
La sindacalista della Uil Giorgia Scarpelli, dopo essersi complimentata con il gruppo Diemmecom per aver inteso mettere a confronto i candidati sindaci, ha chiesto in che modo questi intendano venire incontro ai giovani in cerca di un posto di lavoro.
Ultima domanda del vicedirettore Antonio Clausi dedicata a un problema che sta molto a cuore ai montaltesi, quello del traffico. Emilio Viafora ha risposto: «Dobbiamo impegnarci per fare in modo che Montalto non sia più una città dormitorio». Biagio Faragalli ha aggiunto: «Ci sono momenti in cui la città è bloccata, alle otto di mattina, per esempio, non si cammina. Un'idea sarebbe quella, per esempio, di collegare tra loro le arterie viarie secondarie».