Il prof enfatizza la natura civica della sua candidatura a sindaco malgrado il sostegno del M5s, dei Socialisti e quasi di sicuro dei Dem. Ma per ora preferisce forse giocare di strategia anche per smarcarsi dai Democrat e magari rassicurare così il gruppo di de Magistris
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Quanti pensavano di partecipare a un webinar “tecnico” su Siano e Giovino, le pinete di Catanzaro, conclusosi circa un'ora fa, organizzato da Nicola Fiorita sono stati accontentati. Non è infatti mancata un’ora circa di discussione relativa ai temi dell’ambiente e della realtà catanzarese, anche arricchita dalla partecipazione di un membro del Governo Draghi quale la sottosegretaria pentastellata Dalila Nesci (con delega al Sud e alla Coesione territoriale).
Ma è chiaro, e non poteva essere altrimenti, che si è trattato di una sorta di spiegazione di una parte del programma amministrativo stilato da Cambiavento e dal suo leader - aspirante sindaco della città - a chiunque volesse chiarirsi le idee, simpatizzante o meno dello stesso prof, sugli intendimenti nel percorso di governo del capoluogo. Un iter che, e stupisce un po’, è stato rimarcato da Fiorita nel suo intervento conclusivo ha una forte connotazione civica. Chissà forse un modo per blandire chi, come il gruppo Dema su tutti, a questa peculiarità, per così definirla, è notoriamente molto sensibile.
E sarà il motivo per cui, fra i sostenitori, sempre il prof non ha citato quel Pd che, quasi in contemporanea, celebrava uno dei tanti importanti appuntamenti del congresso regionale da cui è stata ratificata l’elezione alla segreteria regionale di Nicola Irto. Che peraltro ha fatto ampio cenno, prima di ascoltare la telefonata in diretta del leader Enrico Letta, alle elezioni in cima ai Tre Colli e soprattutto ai temi della campagna elettorale e a come il partito dovrà affrontarla. Fiorita si augura però, anzi per la verità ne è convinto, che i Dem abbiano già deciso di affrontarla a fianco a lui anche per la presenza nell’eterogenea squadra del docente del Movimento Cinque Stelle legato da un patto di ferro ai Democrat proprio per volere di Letta. Ma tanto non basta per far sbilanciare Fiorita nel riferirsi al Pd, annoverandolo tra gli alleati sebbene il pronunciamento in suo favore dell’assemblea degli iscritti ai circoli cittadini proprio a ridosso del Santo Natale.
Comunque sia, sulla coda del collegamento - lo si ribadisce caratterizzato dai contributi di tanti esperti di assoluto valore quali Alberto Carpino o Andrea Dominijanni, solo per citarne alcuni - Fiorita ha annunciato l’ingresso in consiglio comunale di Daniela Palaia al posto del dimissionario Vincenzo De Sarro nelle file di Cambiavento, commentando con una battuta: «Auguri a Daniela che per ora va a fare opposizione per un po’ prima della nostra vittoria».