L'imprenditore vibonese è sulla scena pubblica da vent'anni. Ha guidato gli industriali calabresi e denunciato la 'ndrangheta. È conosciuto per il tonno ma anche per le politiche di welfare a favore dei suoi dipendenti. Ora si ricandida, dopo il buon risultato del 2010
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Filippo “Pippo” Callipo ha 73 anni ed è uno degli imprenditori calabresi di maggior successo. È lui il rappresentante della quarta generazione dei Callipo che, dal 1913, si sono succeduti alla guida della “Giacinto Callipo Conserve Alimentari spa”, specializzata nella produzione e commercializzazione del tonno e di altri prodotti ittici. La “Callipo group” oggi è formata da ben 6 aziende. Da alcuni anni, inoltre, Callipo ha puntato sulla diversificazione dei prodotti, che ha portato a nuovi investimenti nei settori delle confetture e dei gelati.
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La mafia con la penna
Carriera imprenditoriale a parte, l'imprenditore di Pizzo Calabro è sulla scena pubblica ormai da un ventennio. Dal 2001 al 2006 è stato presidente di Confindustria Calabria. In quegli anni denuncia pubblicamente i racket della 'ndrangheta e invia una lettera all'allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, chiedendo perfino l'intervento dell'esercito in Calabria. Callipo è forse uno dei primi a mettere in guardia anche dalla «mafia con la penna», cioè dai burocrati e politici che bloccherebbero lo sviluppo della Calabria e della sua imprenditoria. Successivamente, nel giugno del 2005, viene nominato Cavaliere del lavoro dal capo dello Stato, a riconoscimento del suo impegno imprenditoriale e nel sociale. Dal 27 marzo 2013 fa parte del Consiglio di amministrazione dell'Università della Calabria.
Callipo, di recente, è stato definito «l'Adriano Olivetti calabrese» per via delle politiche di welfare messe in atto nella sua azienda. Solo pochi mesi fa, d'accordo con i sindacati, la Callipo Group ha messo a disposizione un milione di euro per le spese sanitarie e familiari dei propri dipendenti. Oltre 200 lavoratori potranno attingere dal plafond per ottenere un prestito a tasso agevolato. Il progetto ha l'obiettivo di migliorare la vita dei dipendenti e di offrire loro un supporto economico per far fronte alle loro esigenze di liquidità.
Gli altri candidati alle elezioni regionali 2020 in Calabria
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La candidatura del 2010
Callipo si è conquistato sul campo i galloni di politico. La sua prima candidatura alla presidenza della Regione Calabria risale al 2010, quando, con l'appoggio di Italia dei valori, Radicali e di una ottantina di associazioni riesce a ottenere il 10% delle preferenze, pari a circa 100mila voti. Quella tornata elettorale vede il trionfo del centrodestra di Giuseppe Scopelliti, ed è da quel momento in poi che il rapporto tra Callipo e una parte del Pd calabrese si incrina per sempre. Alcuni settori del partito, infatti, lo accusano di aver indebolito, con la sua candidatura, la coalizione guidata da Agazio Loiero, a tutto vantaggio di Scopelliti.
L'imprenditore vibonese ora ci riprova: il 6 dicembre 2019 ha annunciato la sua nuova candidatura alla presidenza. A sostenerlo c'è anche il Pd, ma ancora una volta non mancano i detrattori. Il governatore in carica, Mario Oliverio, come contropartita per il suo passo indietro, ha chiesto al suo partito di ritirare la candidatura di Callipo. Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, ha però già fatto sapere che la linea non cambia: si va avanti con “il re del tonno”.