«La rivoluzione non si fa mettendo insieme de Magistris, Pd e Cinquestelle. Noi facciamo un appello a chi vuole venire in questa coalizione civica senza simboli ma con liste totalmente innovative e pulite. Non so quante volte lo devo ripetere: è escluso poter fare accordi con simboli, in particolare del Partito democratico».

Intransigenti ma fino a un certo punto

Il sindaco di Napoli e candidato alla presidenza della Regione è intransigente. Ma fino a un certo punto. Insieme ai partiti no, insieme agli esponenti dei partiti sì. Questa sera ha inaugurato a Cosenza una sede del suo movimento. Ma nella giornata scandita dalla rinuncia alla candidatura di Nicola Irto, e con il centrosinistra orfano in Calabria di un leader autorevole e credibile, Luigi de Magistris sente di poter attrarre i consensi di quella fascia di elettori. Ed anche il sostegno di qualche componente di rilievo con ruoli nelle istituzioni.

Si lavora su otto liste

La coalizione di Luigi de Magistris al momento, ha rivelato il candidato alla presidenza, si articola su otto liste. Ancora non ha deciso l'aspirante governatore, se anche lui stesso comparirà in una delle liste. «Il momento è nostro – ha poi aggiunto -. Ai calabresi non chiedo l'identità politica, ma la rottura con il passato e con chi ha tradito. Le cose possono cambiare e si può fare anche senza il sostegno dei partiti e lo dimostra quello che sono riuscito a fare a Napoli. Utilizzatemi, sono al vostro servizio. Io sono incorruttibile e dietro di me ho solo voi se lo volete». Ecco l’intervista rilasciata al nostro network