Clima politico teso in riva allo Stretto in attesa della sfida finale. I leghisti contro il sindaco uscente: «Inventa nemici invisibili»
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Clima politico teso a Reggio Calabria in vista dell’imminente sfida al ballottaggio tra il candidato del centrodestra Antonino Minicuci e il candidato del centrosinistra Giuseppe Falcomatà. A prendere la parola, in queste ultime ore ci ha pensato la Lega Calabria in risposta al sindaco uscente: «Il popolo reggino deve raccogliersi, riflettere e reagire a questo indecente sistema clientelare che ha creato Falcomatà per garantirsi la sopravvivenza. Un sistema che è finito sotto inchiesta per ‘ndrangheta, un sistema che ha inondato la città di rifiuti tramutando un gioiello in una città invivibile».
«Pazzano, che ha passato la campagna elettorale a dire quanto avesse fatto schifo l’epoca Falcomatà ha deciso di smentirsi dopo qualche giorno e svendersi per faziosità. Il primo cittadino uscente – prosegue la nota – non può difendere niente di quello che ha fatto in 6 anni e si inventa nemici invisibili, vichinghi invasori dimenticando che laddove la Lega governa ci sono le città e le regioni meglio amministrate e tra le più ricche in Europa. Falcomatà non ha vergogna e non ha valore politico, può vincere solo con clientelismo perché come politico ha già mostrato quello che vale: zero», conclude la nota.