Dovrebbe essere avvezzo alle campagne elettorali per averne già fatte e vinte due. Ed invece ieri sera in piazza municipio a Castrovillari, davanti ai suoi candidati ed al folto pubblico che lo ascoltava, ha palesato la sua emozione ed il suo «entusiasmo di un neofita e la stessa sensazione d’animo particolare – ha dichiarato – che è quella di chi si rimette alla prova chiedendo un giudizio ai cittadini, come è giusto che sia, sul proprio operato». Domenico Lo Polito, candidato del centrosinistra, è stato accolto con grande partecipazione nella sua prima uscita pubblica in questa veloce e particolare campagna elettorale per le amministrative. Al suo fianco i candidati, molti dei quali giovani, voluti proprio dal sindaco uscente. «Avere tutti questi giovani al mio fianco – ha dichiarato - mi da un senso di responsabilità maggiore perché so che questa volta stiamo creando la classe dirigente del futuro».

Lo Polito presenta il suo programma


Alla città chiede un giudizio sul suo operato da sindaco in questi ultimi otto anni di amministrazione di centro sinistra. «Lo faccio – ha aggiunto – con la consapevolezza di aver lavorato tanto, dal mio punto di vista anche di aver lavorato bene ma questo è un giudizio che devono dare gli elettori, e forse perché negli anni abbiamo solo lavorato e non ci siamo neppure preoccupati di promuovere quello che abbiamo fatto, come era stato fatto e soprattutto con le difficoltà con cui erano state fatte, io giorno per giorno sto raccontando atti alla mano il nostro percorso di cinque anni, però mi sento emozionato in questo momento».

La sua idea ci città è scritta nelle 13 pagine che compongono il programma elettorale messo a disposizione dei cittadini. Una città “intelligente” che diventi «smart» e che per rendere tale dovrà essere sopposta ad «una serie di interventi coordinati e finalizzati al miglioramento della sua sostenibilità, energetica e ambientale, e della qualità dei servizi ai cittadini, tale da garantire partecipazione e cittadinanza attiva». Ma anche pensata come «città-territorio» nella quale possano trovare «coerenza ed attuazione le direttrici di sviluppo con la gestione associata dei servizi comunali, nonché della tutela del paesaggio ed intensificazione dell’offerta infrastrutturale e turistica. La vera sfida del prossimo quinquennio, visto che interessa più comuni, sarà la creazione del parco fluviale del Coscile. Un vero paradiso naturale da destinare a sport e turismo».

Dai servizi sociali all'emergenza rifiuti

E poi ancora l’attenzione ai servizi sociali, allo sport, alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, alla gestione idrica attraverso la «ingegnerizzazione delle reti» e la creazione di nuovi possi ma soprattutto «l’impresa della cultura» per una città che ha diverse manifestazioni di carattere nazionale da sfoderare nel suo biglietto da visita di città festival. Nel solco della continuità amministrativa per portare a completamento «il percorso già avviato» Lo Polito ha nel cassetto due progetto per i quali «abbiamo già trovato i canali per farli finanziare» ha aggiunto.

Il primo riguarda il centro della città che ha «necessità di un grande parcheggio e una piazza che manca». L’idea è quella di realizzare un progetto di riqualificazione del centro che parte dal parcheggio della piazza oggi intitolata a Biagio D’Arienzo realizzando un parcheggio interrato nel cuore pulsante della città e una piazza sopra e poi un grande percorso che arriva nella civita per arrivare a quel grande anfiteatro che c’è naturalmente all’ingresso prima del castello aragonese». E poi attenzione all’area agricola di Cammarata dove si ha in mente di creare la «filiera del freddo che è quello che davvero può essere il trampolino di lancio di un’agricoltura che è si un’eccellenza ma che manca dei supporti necessari e della logistica».