Bocciato l'ordine del giorno con cui i parlamentari cinquestelle Tucci, Orrico e Scutellà chiedevano di dirottare i 15 miliardi previsti per la realizzazione dell'opera ad interventi per migliorare strade, ferrovie e aeroporti
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«In sede di esame di conversione del decreto-legge relativo al Ponte sullo Stretto, abbiamo presentato un ordine del giorno, in cui chiedevamo di dirottare i 15 miliardi di euro attualmente previsti per la realizzazione dell’opera alla programmazione e all’attivazione con urgenza di interventi utili ad efficientare e migliorare il sistema delle infrastrutture e dei collegamenti viari, autostradali, ferroviari, aeroportuali e portuali calabresi. Risultato? L’ordine del giorno ci è stato bocciato». È quanto fanno sapere in una nota i parlamentari del Movimento 5 stelle Riccardo Tucci, Anna Laura Orrico e Elisa Scutellà, all'indomani della discussione nell'aula di Montecitorio.
«Nonostante diversi studi di fattibilità abbiano evidenziato numerose criticità ambientali, geologiche, sociali ed economiche tali da rendere non fattibile la realizzazione del Ponte - aggiungono -, il Governo Meloni ha deciso di perseverare nel suo scellerato progetto. Lo ha fatto non tenendo conto del livello deficitario delle infrastrutture calabresi, condizione che finisce per ripercuotersi sulla qualità della vita dei cittadini, sulle attività delle imprese e, di conseguenza, sulle possibilità reali di sviluppo economico e sociale».
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«Il Governo Meloni – continua la nota - con questo atteggiamento dimostra di non tenere in debita considerazione le reali esigenze dei cittadini calabresi e il loro sacrosanto diritto alla mobilità. In più, con il perseguimento della riforma sull’autonomia differenziata dimostra di non voler in alcun modo sanare i ritardi esistenti tra le diverse aree del paese, condannando così al sottosviluppo eterno quello che l’Istat ha definito “il territorio arretrato più esteso dell’area euro”», concludono i parlamentari 5stelle.