Dissesto, Occhiuto: «Non cambia nulla, sarò in corsa per guidare la Calabria»

Il sindaco di Cosenza interviene sulla sentenza della Corte dei conti e sulle prossime elezioni: «Non sussistono ragioni di incandidabilità»

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di Salvatore Bruno
16 ottobre 2019
20:44

«Eravamo ampiamente preparati a questa situazione anche se, com’è ovvio, abbiamo posto in essere tutto quello che era nelle nostre possibilità per scongiurarla». Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto interviene sulla deliberazione di dissesto promulgata dalle Sezioni Riunite della Corte dei Conti e aggiunge: «In merito, si era già espressa la Corte dei Conti regionale. Paghiamo oggi le conseguenze causate dai debiti pregressi delle precedenti amministrazioni, anzi, nel corso di questi anni abbiamo in parte ripianato la mole debitoria, al di là di ogni previsione».

Nulla cambia per i cittadini

«Dispiace che questa sentenza arrivi proprio ora – aggiunge Occhiuto – considerando che avevamo chiesto un rinvio in virtù della proposta di legge nazionale presentata apposta per il riequilibrio finanziario dei Comuni. Avevamo infatti posto in atto alcune misure ad hoc, da completare entro la fine dell’anno. Rispetto alla nostra specifica richiesta di rinvio e al relativo rigetto, non posso fare a meno di rimanere perplesso. Tengo tuttavia a tranquillizzare i cittadini – sottolinea il sindaco – perché sul piano amministrativo e tributario non cambia nulla e non risentiranno in alcun modo di tale stato. Così come non cambia nulla sul piano della mia candidatura a governatore della Calabria – chiosa Occhiuto – Ho dato la mia disponibilità a realizzare un progetto per questa regione e andremo avanti. Non sussistono ragioni di incandidabilità».


Giornalista
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