La scadenza dei dirigenti della regione sarebbe stata ieri 14 aprile, ma la Giunta regionale ha prorogato i termini.

L’escamotage secondo quanto sancito dal dispositivo della Giunta regionale sarebbe stato trovato in base alle prescrizioni del decreto Cura Italia, che secondo l’interpretazione del governo regionale della Calabria sospenderebbe i termini dei procedimenti amministrativi.

Il tutto in attesa dell’annunciata rivoluzione dei dipartimenti che punterebbe ad una riduzione dell’attuale assist burocratico della Regione. Sulla legittimità dell’atto varato dalla giunta Santelli si è aperto un dibattito. Secondo alcuni, infatti, il provvedimento non sarebbe legittimo.

Tra coloro che sostengono questa tesi Alfredo Gualtieri, noto avvocato amministrativista catanzarese, con un passato nei ranghi della burocrazia regionale. «La soluzione trovata dalla giunta Santelli per prorogare ulteriormente i direttori denerali dei Dipartimenti “decaduti per legge” è fuori da ogni norma giuridica e comporta l’adozione di atti “nulli di diritto” –esordisce l’avvocato catanzarese -.

Gli articoli del Cura Italia chiamati “in soccorso” (di chi??) sono espressamente riferiti alla “sospensione dei termini dei procedimenti amministrativi” che nulla c’entrano o incidono sulla “decadenza” dei dg al decorso del sessantesimo giorno dalla proclamazione del presidente».


Non ha dubbi l’avvocato Gualtieri sulla illegittimità della decisione. «La “decadenza”  non solo non comporta alcun “procedimento” (è disposta direttamente dalla legge) quanto interviene al termine della normale “prorogatio” (fissata in quarantacinque giorni) aumentata espressamente sino a sessanta giorni” dall’art. 1, comma 7, della legge regionale n. 12/2005 che riguarda proprio gli incarichi dirigenziali apicali della Regione Calabria - prosegue Gualtieri che lascia intravedere conseguenze pesanti - Le conseguenze della illegittima proroga non sono di poco conto;gli atti eventualmente adottati sono nulli di diritto e per le attivitàprestate non possono essere corrisposti indennità, compensi e rimborso spese di qualsiasi natura” (così testualmente dispone l’art. 6, comma 1, della legge regionale n. 39/95).

Un rischio troppo alto che può travolgere tutti i provvedimenti che saranno da oggi emessi e che espone a responsabilità di ogni genere»

L'avvocato si pone infine una domanda. «Ne vale la pena?». Considerata l’autorevolezza della posizione espressa dall’avvocato Alfredo Gualtieri, la domanda non può che essere girata ai vertici politici del governo regionale.