«Il nostro obiettivo prioritario oggi è quello di costruire l'alternativa politica credibile nel momento in cui le difficoltà crescono a causa del malgoverno delle destre e delle scelte scellerate che si stanno compiendo, sia a livello di governo regionale in Calabria sia a livello di governo nazionale con Meloni che, dopo un anno e mezzo, ha invertito il processo di crescita che era partito con il Conte 2 e con Draghi». Va dritta al punto la capogruppo alla Camera del Pd Chiara Braga, oggi a Lamezia Terme, nella sua prima tappa della sua visita in Calabria.

L'iniziativa, moderata dal capogruppo Mimmo Bevacqua, ha visto la presenza anche del consigliere regionale pentastellato Davide Tavernise  e  di Antonio Lo Schiavo del Gruppo Misto. Obiettivo dare manforte al lavoro impostato dal gruppo consiliare dem che qualche settimana fa aveva presentato il cosiddetto Libro Bianco. Una sorta di vademecum su cui costruire e mettere in atto un nuovo percorso politico che dia centralità ai territori e punti a formare una nuova classe dirigente.

Nuove strategie politiche dunque per tentare di battere Occhiuto ed il governo del centrodestra. Tre i temi fondamentali su cui i dem promettono battaglia a tutti i livelli: la sanità, l'autonomia differenziata ed il Ponte sullo Stretto. A partire da Amalia Bruni, che ha sottolineato la gravità della situazione calabrese e della Sanità oramai al collasso: «È una situazione gravissima che ha bisogno - ha detto - di una nuova legislazione e su questo noi ci dobbiamo spendere».

Anche Ernesto Alecci ha posto la questione della necessità di un impegno più radicato e soprattutto ha rilevato un gap nella capacità comunicativa rispetto ad Occhiuto: «Comunica bene ma poi i risultati ci devono essere nel concreto. In realtà ad Occhiuto interessa il suo ruolo nazionale. Non parla mai di politiche sociali, non è vicino alla gente e sta facendo tornare indietro la Calabria».

Per Raffaele Mammoliti «è importante il lavoro che si sta portando avanti in Consiglio regionale da parte del gruppo in opposizione al governo regionale». Nico Stumpo dal canto suo ha evidenziato l'importanza «di valorizzare anche il lavoro dei sindaci dem sul territorio e della necessità di lavorare in sinergia tra i vari livelli istituzionali».

La capogruppo alla Camera ha concluso l'iniziativa evidenziando la pericolosità delle destre al governo che «fanno prevalere le ragioni di una strategia diretta a rispondere solo al loro elettorato e mettendo a rischio la tenuta della democrazia e delle istituzioni. Noi siamo impegnati a contrastare il disegno dell'autonomia differenziata che non penalizzerà solo il Sud ma sarà un problema per tutto il Paese».

«Si cristallizzeranno - ha continuato Braga - le diseguaglianze e le ingiustizie sociali e nel frattempo ci raccontano una realtà che non esiste. Sarà impossibile assicurare i livelli essenziali ed il funzionamento dei servizi. I territori saranno abbandonati al deficit infrastrutturale. Il dimensionamento scolastico impoverisce già l'offerta formativa quindi si creeranno nuovi gap mentre la sanità privata sarà sempre più tutelata rispetto al servizio pubblico».

Questo il quadro politico descritto dalla capogruppo alla Camera dem che ha annunciato, tra le altre cose, la presenza della segretaria nazionale del Pd a Cutro, in occasione dell'anniversario della strage il 26 febbraio. «La strage di Cutro - ha concluso - ha mostrato il vero volto di questa destra feroce che ha utilizzato il nome di Cutro per approvare i decreti contro l'immigrazione e per lo smantellamento del sistema dell'accoglienza essendo incapace di lavorare per rafforzare il ruolo dell'Italia in Europa».