E' scontro totale tra la ministra della Salute Giulia Grillo e le opposizioni in Aula. L'emiciclo di Montecitorio diventa un vero e proprio ring, con cori da stadio e la ministra che alza ripetutamente la voce, attaccando Pd e Forza Italia e controaccusando di stare facendo «un processo alle intenzioni».

 

 Al centro dello scontro sempre la possibile nomina del commissario della Asl di Vibo in Calabria di un collaboratore della relatrice del decreto Sanità Calabria, la pentastellata Dalila Nesci. La ministra arriva in Aula su forte richiesta delle opposizioni, ma non ha nessuna intenzione di cedere alle accuse e contrattacca sin da subito, alzando i toni fino ad arrivare ad urlare a squarciagola: «Stiamo facendo un decreto per una regione che tutti quelli che l'hanno guidata l'hanno fatta fallire siccome non l'abbiamo guidata noi, ma l'hanno guidata prima Forza Italia e poi Pd, avete nominato manager che hanno fatto fallire tutte le aziende sanitarie, bravi, mi risulta che il presidente della Regione abbia qualche problema con la legge, è del Pd, non mi fate paura». Le opposizioni insorgono più volte, gridano "Onestà onestà", e lei di rimando: «Se volete fare caciara fatela». E' costretto a intervenire più volte il presidente Roberto Fico, che richiama la ministra: «L'Aula ha diritto di chiedere chiarimenti. L'Aula ha chiesto chiarimenti e vanno dati senza commenti perché l'Aula ha il diritto di capire».

 

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