VIDEO | Durissima presa di posizione del presidente della Calabria che oggi ha riferito in Assemblea. «Sul reclutamento dei dottori stranieri vado avanti, la legge me lo consente». E ancora: «Il Covid ha alterato il mercato, contro di me atteggiamento ignobile per tutelare grandi interessi». Botta e risposta con l’opposizione (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Politica
Una «seduta particolare» non solo perché si svolge nel mese di agosto, ma perché cade nella fase della campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento che dovrà esprimere il nuovo Governo. L’ha voluto sottolineare in apertura di seduta del Consiglio regionale, il presidente Filippo Mancuso, che ha chiarito come l’obiettivo rimane quello di evitare interferenze dall’Assemblea legislativa regionale nel dibattito politico: «Sono sicuro che ciascuno di noi, responsabilmente – ha aggiunto - saprà evitare in questa occasione pubblica, riferimenti al dibattito elettorale in corso nel Paese». Mancuso – che ha per le stesse ragioni, rinviato la nomina della nuova governance della società in house ‘Portanova’ - ha quindi chiesto ad ognuno di non andare fuori dal perimetro della vicenda dell’informativa.
A proposito della Sanità, Mancuso ha assunto l’impegno di sottoporre alla Conferenza dei capigruppo che convocherà appena possibile, la proposta di tenere un dibattito in Aula sull’intera questione sanità. «Nostra intenzione, interpretando la volontà di tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale - conoscendo i disastri ereditati da oltre un decennio di commissariamenti fallimentari nella sanità - non è di acuire le tensioni nella società calabrese su una questione che tocca la vita delle persone, né di trasformare la sanità in un’arena di polemiche infinite. Ma di comprendere, assieme al Commissario e al Presidente della Giunta regionale, a che punto siamo con le importanti innovazioni legislative introdotte».
Infine, il presidente Mancuso ha espresso solidarietà a Francesco Cannizzaro, per la grave intimidazione subita, e a Sergio Ferrari, sindaco di Cirò Marina e presidente della Provincia di Crotone, da qualche giorno protetto da una scorta, a seguito di minacce ricevute: «Atti da condannar severamente – ha detto Mancuso - perché influiscono sulla qualità della nostra democrazia».
Il Consiglio ha approvato a maggioranza e senza patemi i primi tre punti all’ordine del giorno relativi a questioni finanziarie e di Bilancio di Palazzo Campanella, poi Mancuso ha dettato le regole per il dibattito che in origine non era all’ordine del giorno, disponendo per le opposizioni 3 interventi di 5 minuti e poi la risposta del presidente Occhiuto.
Occhiuto: «Non starò con le mani in mano»
«È un accordo transnazionale garantito dalla legge. Questa iniziativa l’ho assunta perché sapevo che c’era una norma introdotta durante la pandemia che dava possibilità ai sistemi sanitari di fare accordi del genere. Sono stato più bravo o imprudente di altri presidenti. Non sono stato con le mani in mano e non starò con le mani in mano. Delle polemiche me ne faccio carico, ma rispetto alla responsabilità che avverto quando leggo che qualcuno muore nei nostri ospedali delle polemiche a me non interessa nulla. Io vado avanti, fino alla fine».
Così il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, che ha spiegato la genesi dell’iniziativa del reclutamento dei medici cubani al Consiglio regionale: «Lo faccio perché ho grande rispetto del Consiglio e auspico che nelle prossime settimane ci sia spazio per un dibattito più completo sulla sanità, altrimenti ogni volta sono costretto a intervenire su singoli argomenti al di fuori di un ragionamento più complessivo che richiede la nostra sanità».
«L’iniziativa – ha detto Occhiuto - non è in alcun modo alternativa alle attività di reclutamento che stiamo facendo attraverso procedure di selezione a tempo indeterminato. Una procedura a tempo determinato ha però tempi più brevi. Nella prossima settimana incontreremo di nuovo gli ordini dei medici e i sindacati perché gli uffici hanno preparato un altro pacchetto complessivo per reclutare medici. Questo Consiglio ha approvato prima che si avviasse la misura per i medici cubani, una legge che ci doveva dare possibilità di reclutare medici non specializzati. Su quella legge l’opposizione ha votato contro, ma poi è stata impugnata dal Governo. L’ha fatto per la Calabria ma anche per il Piemonte. Il tema della carenza dei medici insomma investe tutto il paese. Negli ultimi anni a causa del covid c’è stata una distorsione del mercato dei medici. Sono nate cooperative di medici che sono rimaste anche dopo, e molti medici oggi si dimettono dal pubblico e vanno in queste cooperative dove i 2300 euro li guadagnano in due giorni rispetto ad un contratto normale del pubblico. La nostra regione sta diventando apripista nel rompere questo sistema, per questo si sta facendo tutta questa polemica, perché sono stati toccati interessi straordinari. Insomma, l’iniziativa privata lucra sulla intermediazione del lavoro».
Occhiuto ha assicurato che i concorsi stanno andando deserti ovunque, non solo in Calabria. «Abbiamo fatto altre convenzioni con Tor Vergata e Messina per avere specializzandi che però spesso hanno difficoltà ad andare negli ospedali periferici, preferiscono Catanzaro o Reggio. Ho fatto la manifestazione di interesse, chiedendo che non ci sia interesse solo per gli hub, ma per gli ospedali in difficoltà».
Rispetto ad alcune contestazioni inerenti gli aspetti burocratici, il presidente della giunta ha spiegato che i documenti dei medici vengono validati dall’ambasciata italiana a Cuba, seguendo un preciso protocollo.
Dopo aver esaltato la sanità cubana, Occhiuto ha precisato che molti, che conoscono lo spagnolo e l’inglese, già parlano e capiscono l’italiano, ma anche che non saranno mandati subito nei pronto soccorso, e quindi in prima linea ma che, al contrario, saranno accompagnati passo passo e gradualmente integrati all’interno del sistema.
«Mi meraviglia che una come Amalia Bruni parli di costi esagerati. Questo lo dice chi non capisce niente di sanità. I cubani costeranno 4700 euro, quindi un po' di meno o al massimo quanto un medico italiano. Noi ad oggi non abbiamo speso un euro. Ci sono carenze per 497 medici, abbiamo chiesto all’Agenzia e ci è stato detto vi possiamo fornire fino a 500 medici, che non vuol dire che pagheremmo 500 medici. Dei 130 140 curricula che si stanno valutando ne assumeremo 30, 40, è una risposta emergenziale alternativa alla chiusura degli ospedali. Qualcuno ha detto pure che è una iniziativa da campagna elettorale, ma la mia esperienza mi suggerisce di non fare atti impopolari in questa fase, e quindi mi dispiace che altri usino l’argomento per fare campagna».
Bruni: «Cubani trattati con rapporti da caporalato»
Amalia Bruni è la prima ad intervenire dai banchi dell’opposizione. La scienziata lametina etichetta la vicenda col titolo di un famoso film “Travolti da un insolito destino …” senza possibilità di contribuire e collaborare alla ricerca di una soluzione condivisa.
«Siamo convinti che sia una strada estemporanea che pone più problemi di quanto sembra. Avremmo voluto che la strada indicata, e che abbiamo indicato più volte, potesse essere quella dei concorsi a tempo indeterminato, che fosse necessario discutere l’accordo integrativo dei colleghi del 118 pagati quanto una badante, ma soprattutto avremmo avuto voglia di mettere insieme tutte le forze positive di questa terra per fare massa critica e iniziare una battaglia seria per ridare ai cittadini calabresi la voglia di uscire da questa situazione, perché il cittadino è attore principale in questa vicenda».
Per Bruni insomma, è raro che si trovi un medico calabrese che non sappia l’inglese, ma anche che è lecito domandarsi se i calabresi siano nelle condizioni di confrontarsi con medici stranieri.
«Nessuno di noi vuole ferire i colleghi cubani, anzi. Siamo in grado di accogliere molto volentieri altri mondi che possono essere d’aiuto alla nostra terra e ci chiediamo come mai Occhiuto abbia pensato ai cubani e non a medici europei, o argentini, figli di immigrati. C’è la “Human rights fundation” di New York, che sta analizzando l’utilizzo di questi medici cubani che sono trattati con rapporti da caporalato».
Davide Tavernise, capogruppo del Movimento 5 stelle, ribadisce che per forma mentis le cose giuste non hanno colore politico, aggiungendo: «Purtroppo negli ultimi dieci mesi non c’è stato un cambio di passo sulla carenza di personale nella sanità calabrese. Oggi ad un padre di famiglia non interessa chi visita il figlio, ma che chi lo visita sia un medico competente. Si portino avanti i concorsi a tempo indeterminato» ha concluso Tavernise dopo aver ricordato che moltissimi medici, se non tutti, sono in attesa ancora dell’indennità covid.
Mimmo Bevacqua, capogruppo del Partito democratico si rivolge ad Occhiuto: «Lei presidente è violento nelle sue decisioni, in questo primo anno di consiliatura ha fatto diverse cose, ma senza confrontarsi, e poi è stato costretto a modificare molte cose approvate. Noi chiediamo più rispetto per l’istituzione. Non c’è da parte nostra un preconcetto, ma vorremmo che il Consiglio diventi protagonista in questo dibattito. È stato un errore, ad esempio non ascoltare prima gli ordini professionali».
La replica di Occhiuto: «Si apra indagine sulle cooperative dei medici»
Il presidente della giunta chiarisce che il Commissario ad acta della sanità non risponde al Consiglio regionale e quindi l’informativa va apprezzata come gesto distensivo e di collaborazione con i consiglieri. Rispondendo alla Bruni Occhiuto ha quindi chiarito che si è andato sui medici cubani perché la sanità dell’Unione europea vive le stesse difficoltà dell’Italia e della Calabria.
Ma il presidente risponde anche alle considerazioni di Tavernise: «Solo uno che non capisce nulla di sanità può pensare che dopo anni di inefficienza possa essere riformata in dieci mesi». Ricorda quindi la nomina dei commissari Asp e il cambio delle regole d’ingaggio rispetto al passato quando dietro la porta del Commissario c’era la fila per suggerimenti e indicazioni varie. «Ho detto al Dipartimento, fate come volete, perché avete degli obiettivi, ma se non li rispetterete sarete rimossi». Per Occhiuto insomma un cambio di passo significativo: «Non sono delle innovazioni epocali, ma regole d’ingaggio che non producono immediati ma pre-condizione per raggiungerli».
«Può negare che l’ospedale della Sibaritide abbia avuto un’accelerazione come mai nel passato? Mi sono assunto responsabilità sufficienti a far ripartire i lavori, come ad inserire gli ospedali di Cariati e Trebisacce nella rete. Questo rappresenta la differenza, come anche – replica ancora Occhiuto a Tavernise – ho trovato 80 milioni di euro per tac mammografie e attrezzature varie ed ho fatto un decreto. In alcune aziende i soldi sono stati già spesi, in altre non c’è ancora la capacità amministrativa per farlo».
Quindi Occhiuto ha ricordato la nomina di Profiti in Azienda Zero, sottolineando che le capacità del professionista aiuteranno a sbloccare anche quelle situazioni. «Siamo stati tra le prime regioni ad aver prodotto il Piano per il Pnrr ed anche sul famigerato Tavolo Adduce che fa le pulci al sistema sanitario regionale. Abbiamo dimostrato che non c’è un deficit dei conti ma un avanzo di amministrazione che non è una cosa buona, perché significa che non si spendono i soldi, ma era peggio prima che ci presentavamo al tavolo in deficit e senza spendere. Entro i dodici mesi del primo anno di commissariamento poi, farò la ricognizione del debito sanitario». Rispetto alle indennità covid ricorda a Tavernise che per darla ai medici, visto che erano bloccati, ha utilizzato fondi comunitari, che però vanno rendicontati. Alcune aziende lo hanno fatto altre no. «Questo dimostra – ancora Occhiuto - che serve comunque una riforma capillare del sistema».
Infine l’attacco frontale agli ordini dei medici: «Alcuni di voi hanno detto che avrei dovuto sentire gli ordini dei medici. Io li ho sentiti, ho ascoltato i loro consigli, ho avuto un approccio positivo su altri temi, ma su questa vicenda gli ordini dei medici hanno avuto un atteggiamento ignobile, soprattutto quello di Cosenza che in vent’anni non ha mai attaccato un Commissario con questa veemenza, neanche Cotticelli. Le cooperative stanno sottraendo risorse al sistema sanitario visti i compensi previsti che arrivano anche a 1200 euro al giorno, con la compiacenza degli ordini. Io vorrei che la Procura aprisse una indagine su questi fatti».