VIDEO | La consigliera regionale bolla come strumentali le questioni sorte intorno al cambio di vertice in Democratici e progressisti. E sulla candidatura di Irto: «Miglior scelta possibile per il centrosinistra, anche se la coalizione non ne ha discusso»
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Flora Sculco va dritta per la sua strada e si gode la nota del presidente del Consiglio regionale Giovanni Arruzzolo che ha preso atto della sostituzione dell’ex capogruppo Giuseppe Aieta con Antonio Billari, decidendo che non esistono gli estremi per investire della vicenda la giunta per il regolamento come lo stesso Aieta chiedeva.
«La partita era già chiusa – ha detto Sculco intervistata in diretta facebook sulla pagina di Lac News24 - adesso lo è anche per il presidente del Consiglio e per gli uffici e il nuovo capogruppo è Antonio Billari. Si è trattato di una polemica sterile e infruttuosa che non aveva ragione di esistere ed è durata anche troppo a lungo. La maggioranza assume delle decisioni nelle organizzazioni democratiche. E così ha fatto la maggioranza dei Dp che ha deciso di sostituire il capogruppo Aieta con Antonio Billari e tutto è avvenuto come normalmente avviene tramite una riunione che pure è stata abbandonata da Aieta».
E sulle motivazioni della decisione: «Non ha mai svolto le funzioni di capogruppo come ha confermato lui stesso dicendo che anche alla Conferenza dei capigruppo si è spesso fatto sostituire. Non ha mai convocato il gruppo e non ha discusso la linea».
La sostituzione, dunque, non sarebbe da mettere in relazione alla proposta di devolvere i fondi destinati al funzionamento del gruppo al Banco Alimentare o alla mancata sottoscrizione del documento a sostegno della candidatura di Nicola Irto. «Non è possibile decidere in maniera autonoma di destinare le spese per il funzionamento del gruppo al Banco Alimentare, ma occorre una legge del Consiglio per farlo. Ne avessimo discusso per tempo e non in punto di morte non ci sarebbe stato problema anche se ripeto si tratta di fondi vincolati».
E sulla candidatura di Irto, Sculco si esprime così: «Nicola Irto è la migliore scelta che questo centrosinistra poteva fare. È un giovane preparato, un collega che ha svolto incarico di presidente del Consiglio regionale». Il problema però, secondo Sculco, è che questa candidatura non sarebbe stata discussa all’interno della coalizione. «Dirò formalmente come la penso quando saremo chiamati a discutere. Al momento non c’è stata nessuna discussione all’interno della coalizione. Sono tutti un po’ nascosti e non capisco di cosa si stiano occupando».
In buona sostanza la polemica dentro i Dp sarebbe stata creata soltanto da Aieta che non voleva lasciare l’incarico. «Non capisco la sua insistenza – ha detto ancora Sculco - Ma ci tiene così tanto a fare il capogruppo? Pur avendo egli stesso precisato che il Consiglio non è più nelle sue funzioni? Non si capiscono le vere ragioni per le quali vuole continuare a farlo per le quali ha creato una polemica sterile data in pasto al populismo più becero».