VIDEO | A Palazzo De Nobili le opposizioni incalzano il sindaco che vuole risolvere la crisi rimanendo coerente al programma elettorale. Ipotesi accordo con Azione oppure si torna alle urne. Intanto il consigliere punzecchia sui social: «Libereremo la Città ed il centrodestra compatto (finalmente) ritornerà a guidare il Comune»
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Facce preoccupate, timori inconfessabili e solo pochissimi con un sorriso piuttosto sornione. Tra i primi c'è il sindaco Fiorita, tra i secondi tanti consiglieri che vedono avvicinarsi lo spettro delle ‘valigie’. Qualcun altro invece pensa di raccogliere pesanti eredità.
Il consiglio comunale di Catanzaro non poteva svolgersi in un momento peggiore, all’indomani della decisione drastica del primo cittadino che ha azzerato la giunta dopo i tentativi falliti di intavolare manovre costruttive con i partiti ed i gruppi che lo hanno sorretto in questi primi due anni di consiliatura a guida centrosinistra. Ago della bilancia l’area-Talerico che ha sottratto la stampella all’anatra zoppa determinandone il fermo.
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Afa e brividi
In un caldo opprimente, con quasi 30 gradi in aula, oltre 20 consiglieri (numero fluttuante perché ritardi, entrate ed uscite continue sono una pessima consuetudine anche a temperature normali) hanno approvato quasi per inerzia i punti all’ordine del giorno, variazione al bilancio di previsione 2024-2025 relativa ad Agenda Urbana, l’affidamento ad Amc del trasporto scolastico per la primaria fino a dicembre e tre debiti fuori bilancio.
Interventi e dichiarazioni di voto sono stati improntati – come era prevedibile – a commenti (di parte) sulla grave situazione politica che entro i prossimi 15 giorni determinerà le condizioni per un bivio: nuovo accordo per avere i numeri necessari a governare oppure il brivido e l'umiliazione della bandiera bianca.
L'unico punto concorde nella (presunta) minoranza, la regola che chi eventualmente sosterrà Fiorita non potrà più candidarsi nel centrodestra, a costo delle barricate.
Nelle file delle opposizioni la Lega (Riccio) pretende l’immediato ritorno al voto. La parte di Forza Italia non afferente a Talerico (Costanzo) attende alla finestra senza infierire per il bene della città. Azione, che potrebbe essere una delle poche boe di Fiorita, è disponibile (Donato) ad appoggiare il sindaco purché egli si affidi a persone capaci senza alcuna concessione al manuale Cencelli della spartizione. Pochi e quasi imbarazzati gli interventi della maggioranza con Celia che affida tutto al neo-costituito tavolo del centrosinistra cittadino; Buccolieri che tenta di esaltare i risultati fin qui ottenuti e Mancuso che scongiura mesi di pericoloso commissariamento.
Le riflessioni di Talerico
Assente di persona ma perfetto convitato di pietra, il consigliere regionale azzurro Antonello Talerico (nonché consigliere comunale d'opposizione), forte di 5 consiglieri e 3 (ex) assessori, nonché ago della bilancia nella consiliatura del Fiorita-bis. In particolare, l'esponente politico ha diramato una nota stampa contenente una propria riflessione sulla situazione politica cittadina.
«La coerenza del centrosinistra a Catanzaro si misura anche sulla ipotesi di un accordo Donato/Fiorita). Allora Talerico era un problema perché in Regione era nel centrodestra con Forza Italia. Azione che in Regione è nel centrodestra insieme a Forza Italia invece non è un problema, per cui pur di salvare la poltrona si può fare accordi. La coerenza vale solo per gli altri, ovviamente. Aggiungo che i consiglieri del Gruppo Comunale di Azione hanno più volte definito il sindaco un incapace, giungendo ad affermazioni a tratti anche diffamatorie, con accuse di aver commesso atti illegali. Ecco dinnanzi a queste offese nessuno che abbia un minimo di dignità e amore proprio farebbe mai un accordo. Il vero tradimento dell'elettorato che ha eletto Fiorita non è l'accordo con Talerico (che prima di votare al ballottaggio ha detto pubblicamente che appoggiava Fiorita). Il vero tradimento dell'elettorato cara sinistra è fare un accordo con chi al ballottaggio era il vostro avversario (addirittura si poteva come alternativa al Vs. Sindaco).
Quindi : - Chi non voleva Fiorita ha votato Donato e chi non voleva Donato ha votato Fiorita.
Oggi Fiorita e Donato pensano di amministrare insieme (non so se si tratta di un commissariamento o di una spartizione...). E menomale che era con tutti, senza compromessi. Se tutto ciò non è un compromesso cosa è? Ah già se lo fanno loro un accordo politico è tutto normale, se lo fanno gli altri è un inciucio. Dignità, ci vuole dignità. Avete parlato poi di coraggio? Io nell'azzeramento delle deleghe di giunta ci vedo invece codardia. Un atto gravissimo che scarica sugli assessori responsabilità che non hanno. Il coraggio è un'altra cosa. Il coraggio avrebbe dovuto suggerire di riconoscere l'errore amministrativo ed oggi l'errore politico, senza scaricarlo sugli altri. Ma questa è un'altra storia. Poi l'affermazione che Azione non accetterebbe l'assessorato è altra falsità. Dietro l'accordo con Azione c'è un nome ed un cognome da tempo. Addirittura da sotto l'ombrellone c'era già chi se ne vantava... Credo che saranno mesi molto complicati...poi libereremo la Città ed il centrodestra compatto (finalmente) ritornerà a guidare il Comune».