Cosenza, Vigna lascia l'incarico di consulente a Palazzo dei bruzi

L'ex vicesindaco era ancora in forza all'amministrazione comunale in qualità di supporto al Settore Patrimonio. Ha rescisso il contratto quattro mesi prima della scadenza. L'11 novembre intanto si va in aula per dichiarare il dissesto

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di Salvatore Bruno
6 novembre 2019
09:07

Luciano Vigna si è dimesso dall’incarico di supporto al Settore Patrimonio del Comune di Cosenza. Il 4 novembre scorso ha trasmesso comunicazione di risoluzione anticipata agli uffici competenti. La consulenza, per un importo mensile concordato pari a 1.872 euro lordi, gli era stata attribuita lo scorso 18 marzo per la durata di dodici mesi, per cui avrebbe dovuto concludersi nel marzo del 2020.

Da assessore a componente dello staff

Come si ricorderà, Vigna era entrato nella giunta di Palazzo dei Bruzi, in quota Fratelli d’Italia, fin dal primo mandato di Mario Occhiuto, con delega al Bilancio. E stato poi riconfermato nel 2016. Per un periodo è stato anche Vicesindaco. All’indomani della sentenza della Corte d’Appello sul caso Tesi, nel marzo 2018, decise di dimettersi dall’esecutivo. I magistrati di Catanzaro lo condannarono alla pena di due anni e due mesi per il crack della società informatica, sentenza poi annullata con rinvio dalla Cassazione. Vigna era comunque rimasto in seno all’amministrazione in qualità di componente dello staff del sindaco con funzioni di addetto alla segreteria e supporto nel monitoraggio dell'attuazione del programma ammnistrativo e rapporti con l'ANCI. Tra febbraio e marzo del 2019 il passaggio a consulente del Settore Patrimonio, incarico da cui adesso Vigna, come detto, il 4 novembre si è anticipatamente dimesso.


Scelta personale o politica?

Questa rescissione si presta ad una duplice ed opposta lettura: si è incrinato il rapporto con Mario Occhiuto, anche in virtù della mancanza di una decisa posizione di sostegno alla sua candidatura alla presidenza della Regione, da parte degli esponenti cosentini di Fratelli d’Italia, oppure si tratta del preludio di un suo nuovo ingresso in Giunta? La terza via è quella di una rinuncia per altri impegni lavorativi assunti dall’ex vicesindaco nella Capitale, avulsa quindi da ogni interpretazione politica.

Convocato il consiglio per la dichiarazione di dissesto

Intanto il Presidente del Consiglio comunale Pierluigi Caputo ha convocato il civico consesso per lunedì prossimo 11 novembre, per procedere alla dichiarazione del dissesto finanziario. Lo specifico punto è stato iscritto in coda all’ordine del giorno. Si dovrà inoltre procedere al riconoscimento di debiti fuori bilancio derivanti da pagamenti effettuati dalla tesoreria nel corso del 2018 in ragione di azioni esecutive intraprese a seguito di sentenze notificate all’Ente e da sentenze divenute esecutive che hanno visto il Comune soccombere.

 

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