Domani mattina si riunirà in Consiglio regionale la commissione Affari istituzionali che tornerà a occuparsi della proposta di legge: slitta la data prevista per lo scioglimento dei tre Comuni
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Sul nome ci sarà ancora da discutere. Se Cosenza dovrebbe comparire certamente nella nuova denominazione della città unica frutto della fusione con Rende e Castrolibero, il resto è ancora tutto da vagliare. I consiglieri di centrodestra stanno riflettendo se utilizzare o meno il metodo Corigliano Rossano che, però, darebbe vita a un nome troppo lungo e scomodo da utilizzare. Domani alle 11.30 si riunirà la I Commissione – Affari istituzionali della Regione Calabria presieduta da Luciana De Francesco, che tornerà ad occuparsi della proposta di legge.
La data del referendum ancora non c’è. Si sa che slitterà a dopo le elezioni europee e amministrative di giugno e che con ogni probabilità valicherà anche i mesi estivi. Il mese cerchiato in rosso sul calendario è settembre 2024, periodo in cui i cittadini dei tre comuni dovrebbero essere interpellati sulla prospettiva della fusione. Il loro voto non sarà vincolante, ma non tenere conto di un voto contrario rafforzerebbe il concetto, già dilagante specialmente nel centrosinistra, di un’azione legislativa spregiudicata.
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