Paradosso a Cinquestelle sulla gestione della Provincia di Cosenza. Il contrasto tra una parte della deputazione grillina ed il presidente dell’ente Franco Iacucci è relativo alla imminente cessione alla Regione del Palazzo degli Uffici di Vaglio Lise.

 

Immobile acquistato sotto la presidenza di Oliverio

L’immobile era stato comprato dalla Provincia quando al timone c’era Mario Oliverio, per abbattere il costo dei fitti passivi e per raggruppare le attività amministrative in un unico edificio. Adesso però, con la riforma Delrio, gli ambiti di competenza delle province si sono nettamente ridimensionati, così come il numero di dipendenti, passati a Cosenza da circa un migliaio ad appena 400. Buona parte degli impiegati è transitata nelle piante organiche della Regione, andando ad occupare, insieme all’Aterp, due terzi del vasto edificio di cui adesso Iacucci intende disfarsi completamente, così da risparmiare alle casse dell’ente il pagamento della rata annuale, circa 700mila euro, del mutuo contratto a suo tempo per l’acquisto.

 

Sufficienti gli spazi delle sedi storiche

La storica sede di Piazza XV Marzo e le stanze ubicate nel vicino palazzo di Corso Telesio, dove è ubicato anche il Museo delle Arti e dei Mestieri, bastano per ospitare tutti i settori rimasti sotto la responsabilità della Provincia. Ma il trasferimento della proprietà immobiliare in favore della Regione, non va giù a Francesco Sapia. Eppure il deputato pentastellato nei giorni scorsi aveva denunciato le difficoltà economiche della Provincia, tali da determinare il ritardato pagamento ai dipendenti degli stipendi di agosto. Per questo l’alleggerimento degli impegni finanziari a cui fare fronte dovrebbe essere salutato come una notizia positiva. Sapia invece, insieme ai colleghi Bianca Laura Granato, Paolo Parentela e Giuseppe d'Ippolito, bollano l’operazione come illegale: «Sarebbe uno scandalo spaventoso» scrivono in una nota congiunta.

 

Diffida grillina trasmessa alle procure

Nella loro diffida, trasmessa oltre che allo stesso Iacucci anche alle procure di Catanzaro, di Cosenza e della Corte dei conti, i parlamentari avvertono: «Sarebbe un finanziamento illegittimo». I Cinquestelle chiedono infine chiarimenti sul perché la Regione Calabria ha già liquidato 779.270,63 euro alla Provincia di Cosenza per spese di gestione dell’immobile, quando ad oggi sono lì presenti i dipendenti rimasti alla Provincia, umiliati perché pagati a singhiozzi, e quelli dell’Aterp cosentina per come si evince dalle carte».

 

Iacucci: «Operazione utile per entrambi gli enti»

Il presidente Iacucci chiarisce subito la natura del contributo di quasi ottocentomila euro ricevuto dalla Regione: «Si tratta del rimborso delle spese di funzionamento dovute per le ultime tre annualità: parliamo di energia elettrica, riscaldamento ed altri costi accessori». Sulla cessione dell’immobile chiarisce che si è arrivati a questa scelta dopo una valutazione espressa nell’opportuna sede dell’Osservatorio regionale, l’istituto previsto dalle norme proprio per regolamentare il delicato passaggio delle funzioni dalle province alla Regione. «Non c’è solo questa vicenda in discussione – sottolinea – Per esempio anche la competenza sullo sport è passata alle regione. Ma la Provincia di Cosenza continua ad avere in bilancio una spesa di circa dieci milioni di euro annui di mutui passivi contratti per l’acquisto o la manutenzione dell’impiantistica sportiva di cui detiene la proprietà. Questo patrimonio deve passare alla Regione altrimenti ci troveremmo nella condizione di sostenere costi onerosi per strutture su cui non abbiamo voce in capitolo».