Momenti drammatici nella riunione del Pd, che si è tenuta nella sala degli specchi della provincia di Cosenza. L’assemblea che doveva segnare il nuovo inizio del Pd in salsa bruzia in vista dei congressi si è trasformata in rissa. A farne le spese Italo Reale, responsabile del tesseramento su mandato del commissario regionale Stefano Graziano. Reale è stato interrotto nel corso del suo intervento da Nicola Adamo e dal neo assessore al comune di Cosenza Damiano Covelli.

Le fasi salienti della rissa sono testimoniate da un video subito rimosso dalla pagina social dei democrat, ma evidentemente non abbastanza rapidamente da impedire che alcune copie cominciassero a girare per le chat dei democrat e non solo. La tensione nel Pd è altissima. Tensione determinata dalla partita per il controllo del partito. La posta in palio: le prossime elezioni politiche.

Ma torniamo alla rissa di Cosenza: la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un passaggio di Italo Reale, intervenuto nel corso della riunione, allorquando ha affermato che il tema dovrebbe essere la costruzione di un grande partito piuttosto che continuare nella pratica di trasformare il Pd in un comitato elettorale permanente.

L’affermazione ha suscitato la reazione di Nicola Adamo che in qualche modo si è sentito chiamato in causa. «Ma smettila» ha urlato dal fondo della sala. Il botta e risposta è proseguito con l'intervento di Damiano Covelli, a quel punto clima si è arroventato. Covelli ha accusato Reale di essere un provocatore perché tra le urla aveva accennato alle inchieste che gravano su Adamo.

I fedelissimi dello storico dirigente cosentino, uno dopo l'altro hanno contestato Reale, di fatto, impedendogli di parlare. Raffaele Zuccarelli, stretto collaboratore dell'ex vicepresidente della giunta regionale, ha tentato addirittura di allontanare fisicamente Reale dal pulpito dal quale stava svolgendo il suo intervento. Un delirio.

Sia Adamo che i suoi hanno messo in discussione la legittimità del ruolo del presidente della commissione per il tesseramento. Clima esasperato. Animi esacerbati. Tuttavia, sono in molti a ritenere nel Pd che tali tensioni siano alimentate ad arte dallo stesso Stefano Graziano, con l’obiettivo di far saltare i congressi, cosi da perpetuare la sua permanenza di commissario fino alle elezioni politiche.