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Una decisione quella del segretario assunta subito dopo il gran rifiuto al ritiro dalla competizione da parte di Enzo Paolini che Carlo Guccione aveva sbattuto sul tavolo di Luca Lotti.
La fine anticipata dell’amministrazione Occhiuto ha evidentemente cambiato totalmente il quadro, così come emerso anche dal dibattito di ieri che è servito anche a ribadire il sostegno del partito all’iniziativa dei consiglieri comunali di minoranza che hanno mandato a casa il centrodestra. Un mutamento di scena così radicale che il segretario Magorno, di concerto con i suoi colonnelli, ha deciso di riavvolgere il nastro fino all’ultima assemblea regionale del partito. Proprio quella che aveva stabilito che le primarie il Pd le avrebbe tenute soltanto in caso di mancato accordo per una soluzione unitaria. Un candidato unico, insomma, per individuare il quale Magorno aveva tirato fuori dal cilindro una super commissione da 18 componenti (tanti ne sono stati necessari per rappresentare le variegate anime dei democrat bruzi). Organismo che aveva miseramente fallito, tanto da convincere Guglielmelli a rompere gli indugi. Bene si era scherzato. Basta leggere il documento licenziato a Cosenza, fotocopia di quello di Lamezia.
“L’obiettivo è arrivare a una Alleanza Civica, la più ampia possibile, che unisca e non disperda il patrimonio culturale e politico, presente sul territorio. ?Bisogna mettere in campo energie nuove, dare spazio alle tante risorse umane di straordinario valore che sono state finora compresse e non hanno avuto possibilità di esprimersi – si legge nel documento - Il prossimo sindaco dovrà contare, sin dal primo turno elettorale, sul sostegno e la fiducia della maggioranza assoluta dei cosentini.?L’Assemblea provinciale del Pd, pertanto, dà mandato alla Commissione per le amministrative di Cosenza, a suo tempo nominata dal segretario regionale, di promuovere e di dirigere tale fase di consultazione per definire il programma di governo, per delineare una forte Alleanza Civica e per verificare la possibilità della scelta di un candidato sindaco unitario e ampiamente condiviso, andando anche oltre le primarie.?E solo, in assenza di una scelta unitaria, la selezione del candidato a sindaco avverrà con le primarie da svolgersi in occasione dell'election day, nella giornata del 6 marzo prossimo.?A tale scopo l'Assemblea provinciale delega i segretari provinciale e regionale del Pd a definire il regolamento che presiede all’organizzazione delle elezioni primarie ,in conformità con le regole previste per le altre città italiane”.
Magorno, insomma, ci è riuscito ancora una volta. Il termine ultimo era scaduto, ma lui ha guadagnato ancora tempo. Con la speranza che sia sufficiente l’ennesimo rinvio per poter fare arrivare in porto la trattativa e convincere Guccione a sgombrare il campo a vantaggio di Lucio Presta che già sta scaldando i motori con il benestare di Renzi e Lotti.
Riccardo Tripepi