Il sindaco di Cosenza sfratta la statua in bronzo raffigurante Giacomo Mancini dalla sua collocazione dinanzi al municipio. La nota della Fondazione Mancini parla riporta la decisione del primo cittadino Franz Caruso «che il 2 gennaio ha firmato una lettera (poi inviata via pec l’8 gennaio alla Fondazione Giacomo Mancini) nella quale spiega che intende “procedersi alla collocazione di ulteriori e diverse opere d'arte, intese come unicum inscindibile, donate dalla famiglia Bilotti, nell'ambito del Mab - Museo all'Aperto Bilotti, la cui perimetrazione urbana è stata pattiziamente circoscritta all'area del centro cittadino di Cosenza che include Piazza Carlo F. Bilotti e tutto l'asse viario di Corso Mazzini”».

La notizia ha un valore simbolico scioccante per la Fondazione, sia per il legame dello storico sindaco con la città che per il fatto che Caruso proviene dalla storia socialista di cui Mancini è uno dei simboli. C’è sconcerto, insomma, perché – prosegue la nota – «era stato lo stesso sindaco attraverso una delibera di giunta (deliberazione della Giunta comunale n. 43 del 26.04.2022) a concordare sull’attuale collocazione che ha un evidente valore simbolico essendo davanti al municipio dal quale Giacomo Mancini aveva guidato per dieci anni la città lasciando un segno ancora oggi ricordato dai cosentini. Ma adesso Caruso scrive “si chiede di voler suggerire altra allocazione, entro il termine di 10 giorni” e che “in caso di mancato riscontro alla presente, si procederà alla restituzione della statua”».

La statua è stata realizzata dallo scultore Domenico Sepe su iniziativa della Fondazione e grazie alle donazioni di tanti cittadini

«Siamo senza parole, questa è una offesa per tutti i cosentini» è il primo commento che proviene dalla Fondazione.