Da un paio di giorni il sindaco di Corigliano Rossano sta sparando a zero contro la gestione del servizio sanitario regionale. E lo sta facendo prendendo spunto anche dalle cronache locali. Come i fatti verificatisi ieri, in cui dopo un malore accusato da un bagnante è intervenuta prima un’ambulanza del 118 senza medico a bordo e poi l’elisoccorso per compensare l’assenza del professionista.
«L’episodio avvenuto sul nostro litorale – ha commentato Flavio Stasi – ritrae in pieno in quale stato imbarazzante sia stato ridotto il sistema sanitario territoriale. Per soccorrere un bagnante, a cui facciamo sentiti auguri di pronta guarigione, una volta giunta l’ambulanza del 118 ovviamente sprovvista di medico è stato necessario chiamare l’elisoccorso che, partito da Cosenza, è atterrato nei pressi della spiaggia. Si potrebbero fare mille digressioni, una peggiore dell’altra, ma credo ormai ci sia poco da discutere o polemizzare – ha detto ancora Flavio Stasi – semplicemente chi ha responsabilità di governo del nostro sistema sanitario dovrebbe vergognarsi e rimboccarsi le maniche per rimediare almeno ai propri disastri».

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Anche nei giorni scorsi il primo cittadino di Corigliano Rossano era intervenuto per evidenziare altre emergenze nell’ambito dei servizi di continuità assistenziale del territorio e le ormai croniche assenze delle guardie mediche, soprattutto in contrade molto popolate di Corigliano Rossano, come Cantinella o Schiavonea.
«Sotto il profilo della sanità – aveva accnnato l’altro giorno – non possiamo lamentarci, perché l’emergenza è costante e duratura ed anzi peggiora nonostante i fantastici racconti di Graziano ed Occhiuto», peraltro aspramente criticati già in campagna elettorale.
Stasi aveva rivelato come a Cantinella e Schiavonea la guardia medica fosse indisponibile per molti giorni al mese: «Un fatto inaccettabile se si pensa che Schiavonea è località turistica ed aumenta in modo vertiginoso, nel periodo estivo, le presenze di villeggianti e concittadini che durante l’anno vivono fuori per esigenze di studio o di lavoro».
«Ciò che ci preoccupa – aveva concluso Stasi – non è solo l’emergenza generalizzata, ma il racconto totalmente distante dalla realtà di chi, invece, dovrebbe assumersi la responsabilità dell’inconsistenza totale dell’azione di governo che avvertono, sulla propria pelle, utenti e professionisti».

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La spending review, il conseguente blocco del turnover, i continui tagli alla sanità – nel corso degli anni – hanno letteralmente ridotto in macerie il servizio sanitario regionale. A questo si aggiungano le difficoltà nel tradurre in fatti le indicazioni in materia dettate da Bruxelles col Pnrr.
Tutto questo si traduce in carenze croniche di personale, ad ogni livello, latitudine e servizio, che si ripercuotono inevitabilmente sull’utente finale il quale, a sua volta, non riesce a ricevere risposte.
All’ospedale Giannettasio di Corigliano Rossano, ad esempio, per l’ennesima volta si stanno ristrutturando alcuni reparti – come il pronto soccorso – mentre è in costruzione l’ospedale della Sibaritide. Necessità legate alle normative, si dirà, ma è inevitabile non pensare a sprechi ulteriori. E tutto questo mentre il personale – medici e infermieri del reparto dedicato all’emergenza-urgenza che andrebbe santificato subito – compie salti tripli olimpionici per far quadrare turni e provare a fornire risposte a quell’utenza che d’estate quadruplica e riempie i pronto soccorso anche per un mal di testa.
Per il sindaco di Corigliano Rossano, insomma, tutto questo è la «rappresentazione plastica della attuale sanità regionale, tra racconti fantasiosi di chi la governa da anni ed una realtà che quotidianamente non migliora, ma peggiora, ovviamente nel totale, imbarazzante silenzio di chi dovrebbe rappresentarci in Regione».