Conferenza stampa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per annunciare le novità che saranno introdotte nel nuovo Dpcm dal 4 maggio. Prezzo delle mascherine calmierato a 50 cent, funerali consentiti con un massimo di 15 persone. Per ristoranti e bar solo vendita di prodotti d'asporto, apertura "vera" solo dal primo giugno
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Dal 4 maggio si entra ufficialmente nella Fase 2 dell'emergenza sanitaria dettata dal coronavirus. A darne comunicazione il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante una conferenza stampa appositamente convocata.
La decisione giunge al termine della cabina di regia, in videoconferenza, tra il premier Giuseppe Conte e le delegazioni di Regioni, Anci e Upi. Alla riunione hanno partecipato anche il ministro della Sanità Roberto Speranza e il titolare degli Affari Regionali Francesco Boccia. In mattinata riunione tra il premier Giuseppe Conte e i capi delegazione della maggioranza per definire le misure per la fase 2.
Distanza sociale
«Inizia la fase 2. Grazie ai sacrifici fatti sinora siamo riusciti a contenere la pandemia. E questo è un grande risultato. Avete dimostrato tutti, da Nord a Sud, forza e coraggio». Ha esordito così Giuseppe Conte nella conferenza stampa.
«Adesso inizia una nuova fase, nella quale in alcune aree del paese la curva del contagio può tornare a salire. Questo dobbiamo dircelo. Quindi ognuno di noi deve fare la sua parete. Mai avvicinarsi a meno di un metro. Anche nelle relazioni familiari bisogna tenere questo comportamento. Un contagiato su quattro è nelle relazioni familiari. Se non rispettiamo le precauzioni la curva dei contagi rischia di andare fuori controllo, con danni irreversibili anche per la nostra economia».
«Il Governo dovrà vigilare in questa fase per tenere sotto controllo questa curva e intervenire in caso di momenti critici».
«Nei prossimi mesi ci aspetta una sfida molto complessa. Mi rendo conto che molti di voi vorrebbero un allentamento delle misure. Potremmo reagire in maniera negativa e scagliarci con rabbia: contro l'Europa, la stampa, i nostri stessi familiari. Invece abbiamo un'altra scelta: scacciare la rabbia e fare la nostra parte, pensare a cosa ognuno di noi può fare per la ripartenza del Paese. Ognuno di noi può rimboccarsi le maniche. E il Governo farà la sua parte. Può essere un periodo di riforme per cambiare tutte le cose che non vanno».
Mascherine
«I prezzi delle mascherine saranno calmierati. C'è l'impegno del Governo ad eliminare completamente l'Iva. Il prezzo dovrebbe essere 0,50 per le mascherine chirurgiche».
L'Europa
«In Europa è stato affermato che la reazione a questa emergenza deve essere comune. Il recovery fund è uno strumento innovativo che consetirà ai paesi più colpiti di riprendersi, di percorrere la strada della ricostruzione».
Se l'Italia non avesse posto queste condizioni già da marzo non avremmo mai ottenuto questo risultato. È un punto a nostro favore. È il sistema Italia che vince. Ora dobbiamo andare a traguardo, cioè tradurre questo principio politico in lavoro tecnico, riempire di consistenza economica questo strumento».
Le misure economiche
«Stiamo lavorando anche per le misure economiche: alcuni di voi sono ancora insoddisfatti e ne siamo consapevoli, ma stiamo facendo il massimo. Alcuni attendono ancora, ci sono dei ritardi, è vero, e di questi ritardi mi scuso, ma è una situazione senza precedenti. Questa mole di domande veniva trattata dall'Inps in 5 anni, ora in poche settimane. Alcune regioni devono ancora affrettarsi a far pervenire i flussi e adottare i relativi decreti.
E poi le imprese: questo paese non riparte se non punteremo sulle imprese. Col nuovo decreto da 55miliardi abbiamo più fondi per gli autonomi, le colf, le badanti. Avremo più aiuti alle imprese, la nostra ripresa riparte dalle imprese.
Ci saranno anche finanziamenti a fondo perduto per le imprese con meno di 10 dipendenti. Non lasceremo solo il settore del turismo, che avrà bisogno di una robusta iniezione di fiducia.
Ci stanno guardando, dall'Europa e dal mondo intero. Ci guardano con ammirazione per i provvedimenti che stiamo adottando e alcuni giuà ci stanno chiedendo una copia di questo provvedimento»
Fase 2 dal 4 maggio: cosa prevede
«Le misure entreranno in vigore dal 4 maggio. Avremo una conferma generalizzata per il distanziamento sociale e gli spostamenti.
All'interno delle regione rimarrà la necessità delle motivazione (salute, lavoro ecc) ma aggiungiamo tra le motivazioni quella di far visita ai congiunti. Ma attenzione dovranno essere mirate, nel rispetto delle distanze e con l'uso delle mascherine. Non stiamo dicendo sì ad assembramenti o feste.
Sarà impedito lo spostamento tra regioni, consentito solo per motivi di lavoro o salute. Consentito rientro di chi è fuorisede. Oltre i 37,5 gradi di febbre bisogna restare presso il proprio domicilio e avvertire il proprio medico
Divieto di assembramenti in luoghi pubblici rimangono, non consentiamo party.
Consentiamo l'accesso a parchi, giardini pubblici, ma rispettando distanza sociale, salvo diverse disposizioni dei comuni.
Sin qui era possibile svolgere attività motoria e sportiva nei pressi dell'abitazione, ora ci si potrà allontanare rispettano però la distanza di 2 metri l'uno dall'altro. Saranno consentite le sezioni allenamento degli atleti professioni e non professionisti ma riconosciuti dal Coni. Ma senza alcun assembramento».
Funerali consentiti
«Per quanto riguarda le cerimonie funebri il comitato scientifico è stato molto rigoroso, ma c'è stata un'apertura. Ha addolorato tutti quello che è accaduto. Saranno consentiti i funerali con un massimo di 15 persone, possibilmente all'aperto e sempre con le mascherine.
Comprendo la sofferenza che tutto questo sta procurando, ma ulteriori aperture per ora sono escluse, ma nelle prossime settimane apriremo maggiormente anche per altre cerimonie religiose».
Ristoranti
«Dal 4 maggio sarà anche consentita attività di ristorazione con asporto, ma bisognerà rispettare le distanze, mettersi in fila e il cibo va consumato altrove, senza ssembramenti dinanzi a bar e ristoranti»
Attività produttive e trasporti
«Dal 4 maggio riapre la manifattura, costruzioni e commercio all'ingrosso a patto che vengano rispettati rigorosamente i protocolli di sicurezza sul posto di lavoro funzionali ai primi due settori.
Trasporti: tutte le aziende dovranno adattarsi alle prescrizioni dei protocolli di sicurezza».
«Ci avviamo ad allentare il lockdown, ma attenzione vogliamo tenere la situazione sotto controllo. Le Regioni dovranno informaci quotidianamente sulla curva epidemiologica e sul loro sistema sanitario.
A tre giorni dall'adozione del decreto, il ministro della salute indicherà delle soglie sentinella: noi avremo la possibilità di intervenire quando la situazione si fa critica. Non ci possiamo permettere che la curva vada fuori controllo».
Dal 18 maggio e da giugno
Altre attività apriranno invece dal 18 maggio e dall'1 giugno: «Il 18 maggio abbiamo in programma la riapertura anche del commercio al dettaglio. Poi abbiamo in programma biblioteche, musei e squadre sportive. Dall'1 giugno abbiamo ipotizzato per la riapertura di tutte le attività di cura alla persona (barbieri, estetisti ecc)».