Occhiuto chiama, Conte risponde. Per la serie, quando il gioco si fa duro… La campagna elettorale è appena al suo prologo, eppure nessuno dei contendenti risparmia energie e vuole lasciare spazi e campo agli avversari. Accennato delle – ripetute – visite del governatore a Corigliano Rossano, per una passeggiata al porto o per un gelato che sia con tutto il gotha del centrodestra, è notizia delle ultime ore la visita di Giuseppe Conte a Corigliano Rossano, fissata per il prossimo 14 aprile al teatro Metropol.

Se, insomma, il centrodestra inizia a schierare i suoi big, il Movimento Cinque Stelle presenterà l’ex premier, il candidato alle Europee Pasquale Tridico – un habitué da queste parti, da ex studente del Liceo Scientifico di Rossano – tutta l’assemblea regionale, le parlamentari di casa, Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà, a sostegno dell’alleato, Flavio Stasi.

I pentastellati da alcune settimane siedono al tavolo del centrosinistra organizzato dai Verdi ed i movimenti civici vicini al sindaco uscente, mentre il Partito democratico sta decidendo proprio in questi giorni cosa vorrà fare da grande.

A proposito, ieri sera nella sede di via Roma si è tenuta un’altra riunione con dirigenti ed apparati provinciali e regionali per tentare di avvicinare le parti: da un lato i dem antistasiani – la maggior parte del partito – all’altra quelli già seduti al tavolo della coalizione rappresentati da Franco Pacenza. Si starebbe trattando su percorsi comuni dopo l’interlocuzione tra Stasi e il segretario della federazione cosentina Pecoraro, a patto però che sia messo in discussione il simbolo del partito, poiché il ricandidato primo cittadino continua ad essere recalcitrante ai partiti e vorrebbe presentare alla città un “cartello” privo di contrassegni riconducibili direttamente alle formazioni politiche.

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Un “problema” che si starebbe presentando anche con i cinque stelle, in queste settimane al lavoro per allestire una lista elettorale con tanto di simbolo a supporto di Stasi. I grillini – è evidente – non vorrebbero mollare l’effige perché rappresenta chiaramente il “pezzo forte” di famiglia da esibire.

La visita di Conte a Corigliano Rossano si può interpretare come un segnale chiaro verso un territorio spesso amico dei pentastellati, che hanno espresso quattro parlamentari nella scorsa legislatura e due in quella in corso.

Il messaggio lanciato dal simbolo e dagli alti portavoce, però, non attecchisce alle amministrative. Dall’alba del movimento, il solo Francesco Sapia – tra l’altro un ex del movimento – è riuscito a sedere tra gli scranni dell’ultimo consiglio comunale di Corigliano, prima della fusione, nel corso della consiliatura Geraci (2013-2018).

Da allora, sempre a livello di amministrative, si ricorda solo il “fiasco” della lista – apparentemente – ricusata alla vigilia delle prime elezioni della storia di Corigliano Rossano nel 2019

Nota singolare a margine. Nel 2021, invece, la notizia della visita dell’ex premier a Corigliano Rossano ha fatto il giro d’Italia dopo la dichiarazione d’amore in “diretta” di una fan. «Giusè, vorrei essere al posto della tua fidanzata», aveva gridato una signora tra l’ilarità generale, compresa quella di Conte, giratosi per rispondere.