Sanità, passa la norma salva-precari. Ma le assunzioni dipendono da Cotticelli

Dopo una lunghissima giornata in Commissione, il Consiglio chiude i suoi lavori a tarda sera. L'Assemblea decide di forzare la mano sulle stabilizzazioni dopo la relazione di Oliverio che ha riferito dell'interlocuzione avuta con il ministro Speranza. Fumata nera invece per il Corap: rinviata la liquidazione coatta. Il governatore ancora senza maggioranza assicura che presto comunicherà la data del voto

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di Riccardo Tripepi
30 settembre 2019
22:13

Sempre più isolato Mario Oliverio prende nuovamente atto di essere senza partito e senza maggioranza. I suoi assessori impegnati nelle Commissioni per tutto il pomeriggio si sono dovuti barcamenare per provare a salvare il salvabile e dribblare le domande e le richieste dei gruppi di minoranza che chiedevano lumi sulla data delle elezioni.

Alla fine, dopo una giornata di battaglia tra riforma del welfare, precari della sanità e messa in liquidazione del Corap, in Aula arriva ben poco. Soltanto tre punti saranno evasi e cioè la nomina dei revisori dei conti, l’assestamento del bilancio del Consiglio regionale per gli anni 2019-2021 e la legge di iniziativa Mirabello e Esposito per i precari della sanità.


 

Gli interventi

Il neo capogruppo del Pd Mimmetto Battaglia, dopo l’approvazione dei due punti ha chiesto l’interruzione dei lavori con la convocazione di una Conferenza dei capigruppo entro questa settimana e aggiornare la seduta alla prossima per discutere anche la complessa situazione dei precari della sanità. «Nella Conferenza – ha detto Battaglia – potremo approfondire la complessa vicenda legata al futuro dei precari della sanità». Ma l’appello non ha sortito effetti.

 

Gianluca Gallo ha ricordato però l’importanza della legge salva-precari «Saremmo però ipocriti – ha detto Gallo – senza dire che stiamo discutendo con Oliverio da convitato di pietra. Il punto centrale è quello legato alla fissazione della data delle elezioni. Non è possibile rinviarlo ancora. Abbiamo vissuto una giornata drammatica nelle Commissioni discutendo sulla riforma della Welfare, rinviata, e poi della vicenda imbarazzante del Corap e della fantomatica sede aperta a Marrakech. Questa legislatura non può essere più proseguire. Siamo in tempo a convocare le elezioni per la scadenza naturale e cioè del 24 novembre. Adesso che è ufficiale che non ci saranno le primarie, bisogna fare chiarezza. Da questo momento in avanti al netto di questioni sensibili come quella dei precari della sanità non garantiremo più il numero legale in Aula».

 

Claudio Parente (Fi), invece, ha chiesto «di fare il più in fretta possibile la mozione che riguarda il futuro dei precari».

 

Richiesta che trova l’accordo di Giuseppe Giudiceandrea (Dp): «Serve una normativa per dare al commissario Cotticelli la possibilità di risolvere il problema di tante famiglie calabresi. Le questioni da affrontare sono queste al netto delle paturnie sulla data delle elezioni che a queste famiglie interessa davvero poco».

 

Secondo il rappresentante di Fdi in Consiglio Fausto Orsomarso: «La situazione in cui versa la sanità in Calabria è dovuta anche alla dicotomia e allo scontro tra il governo regionale e i commissari. In buona sostanza i calabresi stanno pagando le conseguenze di un congresso regionale che non ha mai avuto fine».

 

Caustico Carlo Guccione: «La legge salva-precari è più un auspicio, un atto di indirizzo che non una norma che può avere effetti concreti, considerando che la Regione è commissariata. Più interessante è quanto emerso dall’interlocuzione con il Ministero per la proroga al 31 dicembre 2019 dei 1202 precari della sanità con contratto a tempo determinato».

 

Il dibattito si accende poi quando Arturo Bova, nel condividere quanto detto da Guccione, esprime nuovi dubbi: «Da presidente della Commissione antindrangheta vorrei dire che molti precari si sono visti rinnovare i contratti perché hanno “pagato” chi rappresentava la politica e sono stati chiamati dalla Procura per chiarire alcune posizioni. Invito i presidente a prendere atto di queste mie dichiarazioni».

 

Anche per Mimmo Tallini «è fondamentale conoscere la data delle elezioni regionali. Il capogruppo del Pd ha detto il 26 gennaio, noi il prima possibile. Il Pd non cambierà idea su di lei presidente – ha detto rivolto ad Oliverio – convochi al più presto le elezioni».

 

A conclusione del dibattito l’intervento del governatore Mario Oliverio:

«Permettetemi di ringraziare i proponenti di questa legge. Sapete qual è la mia posizione sulla sanità e sul commissariamento: è stata un’esperienza fallimentare fin da quando è partita. I governi non ci hanno mai aiutato e il decreto salva Calabria non è servito a nulla e ancora oggi non c’è stato lo sblocco del turnover. Tutte questioni che ho messo sul tavolo davanti al ministro Roberto Speranza e ho apprezzato che oggi abbia espresso una valutazione generale in ordine al fatto che la stagione dei commissariamenti va superata accogliendo anche una proposta in tal senso una proposta della Conferenza delle Regioni. Ho detto al ministro che sono 4200 tra medici infermieri e personale paramedico che al 31 dicembre rischiano di rimare fuori e ha accettato la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare la questione. Noi abbiamo avanzato proposte precise: proroga delle graduatorie che scadono al 31 dicembre. La seconda proposta è quella di fare sì che ci sia uno spostamento dei termini della legge Madia che prevede la stabilizzazione di chi ha svolto 36 mesi al 31 dicembre 2017 al 31 dicembre 2019. Abbiamo poi presentato un emendamento al Decreto legge 101 che si occupa delle crisi aziendali che comprende all’articolo 6 la proroga degli Lsu e Lpu fino al 31 dicembre e non al 31 ottobre. Attraverso l’accordo di programma quadro sbloccare le risorse del programma quadro congelato dal governo giallo-verde e che contiene risorse per la Calabria volte alla realizzazione degli ospedali. I tempi però sono quelli parlamentari per questo abbiamo pensato alla norma in discussione, ammetto che è una forzatura, ma ci darà la possibilità di fare funzionare i servizi. Considero questa proposta un atto di responsabilità nei confronti della Calabria».

 

Per quel che attiene la data delle elezioni, Oliverio non fa nessuna chiarezza, ma annuncia che la decisione arriverà in pochi giorni.

«Il 27 è scaduto il termine per la presentazione delle primarie che ho indetto perché era un atto dovuto. Adesso c’è la facoltà per il governatore, d’intesa con il presidente della Corte d’appello e sentito il presidente del Consigli, di indire le elezioni. Sto facendo una valutazione e sentendo il ministero dell’Interno per le procedure da rispettare. Nel giro di pochi giorni maturerò l’idea e informerò il Consiglio e lo farò con grande ascolto».

Oliverio ha poi ribadito la propria posizione in ordine alla spaccatura interna al Pd. «Non ci saranno diktat e imposizioni che tengono rispetto all’interesse generale che per me coincide con la Calabria e rispetto a questi non intendo capitolare».

Pertanto, alla fine del dibattito, con una maggioranza trasversale viene approvata la legge salva-precari per dare fiato ai dipendenti del comparto, almeno fino alla fine dell’anno.

 

 

 

Riccardo Tripepi

Giornalista
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